Ricordando Nelson Mandela, uomo di coraggio e di coerenza, a 96 anni dalla sua nascita. Primo presidente nero

Ricorrevano ieri i 96 anni dalla nascita di Nelson Mandela scomparso lo scorso 5 dicembre a Joannesburg, un uomo che ha fatto della sua vita l’icona della libertà, della giustizia e della democrazia . Eroe del movimento anti appartai e dei diritti civili. E’ onesto e sacrosanto rendere omaggio, in questa particolare ricorrenza, ad un […]

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Ricorrevano ieri i 96 anni dalla nascita di Nelson Mandela scomparso lo scorso 5 dicembre a Joannesburg, un uomo che ha fatto della sua vita l’icona della libertà, della giustizia e della democrazia . Eroe del movimento anti appartai e dei diritti civili. E’ onesto e sacrosanto rendere omaggio, in questa particolare ricorrenza, ad un uomo cui l’intera umanità credo sia giusto si ispiri. Egli è stato premio nobel per la pace nel 1993 e riconosciuto unanimamente da seguaci ed avversari politici come persona speciale, coraggioso combattente e uomo di estrema coerenza. Dimenticare spesso è umano e probabilmente serve anche ad abbandonare cattivi ricordi e lenire dolori ma non possiamo assolutamente affidare mai alla notte dei tempi personaggi che hanno scritto pagine indelebili di storia dell’umanità. Viviamo in un mondo che pian piano si è lasciato dietro gli ultimi strascichi dell’odio razziale con assurde, sconvolgenti, inqualificabili ingiuste differenze sociali dovute esclusivamente alla variazione della tonalità della pelle dimenticando che il sangue che scorre nelle vene di ogni essere umano è dello stesso colore. Il Sud Africa, patria di Nelson Mandela, purtroppo è l’unico paese al mondo che ha vissuto con l’apartheid con una violenta repressione ed in grandi conflitti tra bianchi e neri portandosi dietro residui di mentalità ariana d’infausta, nazista, memoria. Nelson Mandela fu assurdamente accusato di cospirazione politica ai danni del suo paese e rinchiuso ingiustamente per ben lunghissimi 27 anni in una prigione a regime carcerario molto duro più rigido di quelli del nostro 41 bis. Avrà indubbiamente vissuto momenti di tristezza infinita, vicina alla pazzia, per più di un quarto di secolo costretto, contro qualsiasi logica di buon senso ed umanitaria, da innocente nelle patrie galere. Cosa semplicemente assurda che solo un regime dittatoriale può concepire. Non oso pensare cosa possa aver significato un così lungo periodo di detenzione e quali sentimenti si possano provare nei confronti di coloro che hanno distrutto la tua vita. Rancore, odio , voglia di rivalsa. Insomma avversare i responsabili in una lotta senza quartiere. L’uomo, il combattente mite altruista e generoso, Nelson Mandela, con la fine dell’apartheid, quindi la sua liberazione, ha voluto imboccare un’altra strada quella del perdono e della riconciliazione in cui germoglieranno semi di pace che porteranno amore, fratellanza e giustizia. Lo straordinario messaggio di un uomo altrettanto straordinario lanciato al mondo ed alle nuove generazioni affinchè comprendano che bisogna superare gli steccati della violenza che genera violenza e di morte che porta vendetta infinita. Uomini e donne come Mandela – ma ne possiamo annoverare anche altri tra i nostri connazionali, uno per tutto Sandro Pertini il famoso “ Compagno Presidente”- rimarranno eterni nella storia dell’umanità con le azioni ed i principi che sono stati la bandiera della loro esistenza e capisaldi di ogni società civile e progressista: giustizia, egualianza, rispetto e libertà. Doveroso riportare queste sue parole pronunciate durante uno dei tanti processi per sabotaggio cui fu sottoposto perchè siano d’esempio e d’insegnamento alla nuove generazioni:”Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica in cui tutte le persone vivono insieme in armonia…questo è un’ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario , è un’ideale per il quale sono pronto a morire”. Milioni di persone lo hanno salutato, in tutto il mondo , nel suo ultimo viaggio, una limpida dimostrazione della sua portata di bontà e umanità che lo hanno elevato tra i grandi della storia di un popolo che con lui ha riacquistato piena dignità. Una grande lezione di umanità per i dittatori, gli arroganti, i protervi. E’ l’umiltà la luce dell’avvenire.

Nando Giammarini

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