Pezzopane Vs Ferella: “Problematiche lavoro hanno stessa dignità”

“La polemica del consigliere comunale Ferella, oltre ad essere fuori luogo è anche fuori tempo massimo. Ferella rimetta l’orologio, forse è lui ad essersi distratto di recente”. Replica così la senatrice Pezzopane alle dichiarazioni del consigliere comunale. “L’incontro a cui il consigliere fa riferimento si è svolto circa due mesi fa e le problematiche affrontate […]

pezzopane“La polemica del consigliere comunale Ferella, oltre ad essere fuori luogo è anche fuori tempo massimo. Ferella rimetta l’orologio, forse è lui ad essersi distratto di recente”.
Replica così la senatrice Pezzopane alle dichiarazioni del consigliere comunale.
“L’incontro a cui il consigliere fa riferimento si è svolto circa due mesi fa e le problematiche affrontate in quell’occasione hanno la stessa dignità di altre situazioni lavorative. Quella, come altre, saranno affrontate e risolte, conformemente a quanto stabilisce la legge, nell’ambito del DDL sulla ricostruzione su cui stiamo lavorando.
Se un sindacato, a prescindere dalla sigla, mi chiede un incontro per sottopormi una problematica, aderisco sempre. L’ho fatto con la CGIL quando mi ha chiesto un incontro per parlare dei precari degli Uffici Speciali della ricostruzione, incontro al quale era presente anche il consigliere regionale Pietrucci, come con l’UGL per le questioni di TvUno.
Non sarà certo il consigliere Ferella a stabilire chi devo incontrare e quando.
L’incontro con la CGIL si è svolto con la massima trasparenza, forse è questo ciò che dà più fastidio al consigliere, che non trova di meglio da fare, peraltro a scoppio ritardato, che armare la solita strategia della tensione tra lavoratori”.
Il consigliere comunale Daniele Ferella, Capogruppo di Tutti per L’Aquila in una nota scriveva:

“In questo periodo di ferie, quando tutti sono un po’ distratti, capita che una Senatrice aquilana, insieme con una Sigla Sindacale, organizzi degli incontri finalizzare a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato con il cosiddetto “concorsino”.

Stratagemmi del genere, oltre che a forzare la normativa vigente, costituiscono una sorta di offesa ai precari storici del Comune – coloro, per intenderci, che hanno vinto un concorso in piena emergenza post terremoto – e agli idonei del Concorsone, che attendono legittimamente di essere chiamati a lavorare nell’Ente, in caso di disponibilità di posti.

Ben venga chi intende affrontare il problema del lavoro, ma, in questo caso, si proceda con una visione comune, che tenga conto delle aspettative di tutte le parti interessate, in particolare di coloro che – legge alla mano – hanno pieno titolo per vedere soddisfatte le loro opportune pretese.”

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