L’8 agosto scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo scoppio del virus Ebola (EVD) che sta evolvendosi in Africa occidentale, al livello di emergenza di sanità pubblica di preoccupazione internazionale (PHEIC). Come associazione che per prima ha reso pubblica in Italia il diffondersi della malattia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, continueremo ad informare e fornire i dati aggiornati rilevati dagli organismi internazionali. L’epidemia ha avuto il suo inizio nel dicembre 2013 e sta attualmente accelerando e sta crescendo in Guinea, Liberia, Sierra Leone e, più recentemente, in Nigeria, un paese appena colpito con infezioni acquisite localmente. La trasmissione si è verificata nelle grandi città di questi quattro paesi (Conakry, Freetown, Monrovia e Lagos). A partire dal 6 agosto, il numero cumulativo di casi segnalati è stato di 1779, tra cui 961 morti, rendendo questo scoppio di EVD di gran lunga il più grande mai registrato in termini di estensione geografica e numero di casi e decessi segnalati. Di questi, 815 casi (46%) tra cui 358 decessi sono stati segnalati nelle ultime quattro settimane. Il 29 luglio 2014 è stato notificato un probabile caso di EVD in Nigeria. Il paziente ha viaggiato in aereo ed è giunto a Lagos, in Nigeria, il 20 luglio via Lomé, Togo e Accra, in Ghana ed era sintomatico al momento dell’arrivo. A partire dal 7 agosto, sono state effettuate evacuazioni mediche di pazienti ammalati USA (due pazienti) e Spagna (un paziente). La distribuzione dei casi secondo il report settimanale dall’inizio dello scoppio è il seguente:
Numero di casi di EVD della scorsa settimana in Africa occidentale (Guinea, Sierra Leone, Liberia e Nigeria) fino al 06/08/2014 per ogni paese sulla base dei dati aggiornati dell’OMS. I dati per la settimana 32/2014 sono comunque incompleti.
Situazione nei singoli paesi fino al 6 agosto (fonte OMS)
Guinea: 495 casi (355 confermati), tra cui 367 morti (rapporto tra contagio-morte 74%).
Liberia: 554 casi (148 casi confermati), tra cui 294 morti (rapporto tra contagio-morte 53%).
Nigeria: 13 casi (0 confermati, sospettati di 7 probabili e 6), tra cui 2 morti.
Sierra Leone: 717 casi (631 confermati), tra cui 298 morti (rapporto tra contagio-morte 42%).
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