Papa Francesco è atterrato questa mattina, con 15 minuti in anticipo sull’orario previsto, all’aeroporto di Seoul. A salutarlo salve di artiglieria dell’esercito coreano. Ai piedi del velivolo dell’Alitalia su cui ha viaggiato il Pontefice, con il seguito papale, ad attenderlo la presidente coreana Park Geun-Hye, con la quale ha scambiato i saluti in lingua spagnola, grazie all’aiuto di un’interprete coreana. Particolarmente toccante è stato l’incontro con alcuni familiari delle vittime del naufragio del traghetto Sewol. Al termine dei saluti Francesco si è diretto verso la nunziatura apostolica, dove alloggerà per tutto il tempo della visita (fino al 18 agosto).
Sul volo che da Roma lo ha portato a Seoul Papa Francesco ha ricordato il videoreporter italiano, Simone Camilli, rimasto ucciso a Gaza durante il disinnesco di un ordigno israeliano inesploso. Papa Francesco ha salutato i giornalisti e ha chiesto “una preghiera per Simone Camilli, uno dei ‘vostri’ che se ne è andato in servizio. Preghiamo in silenzio. Queste sono conseguenze della guerra. Grazie per il vostro servizio. Grazie per tutto quello che farete che non sarà un tour ma sarà proprio molto impegnativo. Che la vostra parola aiuti sempre ad unirci al mondo e anche mi raccomando: date questo messaggio di pace”.
Papa Francesco a Seul, sul volo una “una preghiera per Simone Camilli”
Papa Francesco è atterrato questa mattina, con 15 minuti in anticipo sull’orario previsto, all’aeroporto di Seoul. A salutarlo salve di artiglieria dell’esercito coreano. Ai piedi del velivolo dell’Alitalia su cui ha viaggiato il Pontefice, con il seguito papale, ad attenderlo la presidente coreana Park Geun-Hye, con la quale ha scambiato i saluti in lingua spagnola, grazie […]
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