Questa mattina alle ore 3 oltre 20 vongolare, partite dal Porto di Giulianova, sono entrate nel perimetro dell’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano, violando palesemente il divieto di pesca con turbosoffianti all’interno del Parco marino.
Volontari del WWF hanno avvertito gli organi di gestione dell’Area Marina.
La Capitaneria di porto è intervenuta alle ore 4, quando ormai era troppo tardi.
“È l’ennesima illegalità che viene compiuta ai danni dell’unica area marina protetta presente nel mare antistante la costa abruzzese che tutela solo 7 km di litorale sui 130 totali”, dichiara Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo. “È vergognoso che questo continui ad accadere. Sono più di tre anni che non si riesce a fermare questa evidente violazione della legge istitutiva del Parco ai danni dell’ambiente marino. Sembra quasi che l’illegalità possa essere tollerata. Ci chiediamo quanto questo possa andare avanti prima che diventi un problema di ordine pubblico. Oltretutto sembra veramente strano che 20 imbarcazioni escano da un porto alle 3 di mattina senza che nessuno si accorga di nulla”.
Il WWF ricorda che il 21 luglio scorso un ampio cartello formato da Associazioni ambientaliste, Associazioni di categoria (balneatori e commercianti) e da Associazioni locali ha chiesto agli Organi competenti di intervenire con decisione per la salvaguardia del territorio dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano.
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