A L’Aquila è giunto oggi John Mpaliza, un ingegnere informatico di 42 anni, originario della Repubblica democratica del Congo che vive in Italia da circa 20 anni.
Nel 2012 ha iniziato un’impresa che lo ha portato fino al parlamento Europeo per “rompere il muro di silenzio” che secondo Mpaliza è stato creato ad arte attorno alla Repubblica democratica del Congo, vittima di una guerra ventennale non tra etnie come potrebbe apparire, bensì di carattere economico.
Una guerra dimenticata, senza fine, che ha causato più di 7 milioni morti.
Il giovane africano è stato accolto dall’assessore alle Politiche sociali del Comune dell’Aquila, Emanuela Di Giovambattista che ha posto l’accento su L’Aquila città della Pace. Presente alla conferenza stampa anche la senatrice Stefania Pezzopane che ha raccontato dell’incontro casuale su un autobus Atac a Roma.
John ha spiegato gli scopi della sua iniziativa, legati essenzialmente alla denuncia di un ventennio di violenze e al depredamento delle risorse della Repubblica democratica del Congo per mano delle multinazionali interessate ai giacimenti di diamanti, oro, zinco e del Coltan, un prezioso semiconduttore utilizzato in elettronica e di cui il Congo detiene l’80% della produzione mondiale, e della sua opera di sensibilizzazione che si rivolge principalmente ai giovani.
In ricordo dell’incontro, l’assessore Emanuela Di Giovambattista ha donato a John Mpaliza una spilla con Rosone Aquilano di Santa Maria di Collemaggio dandosi appuntamento con il testimonial per la Pace per la prossima primavera per alcuni incontri idi sensibilizzazione nelle scuole.
La lunga marcia per la pace, iniziata il 29 luglio da Reggio Emilia terminerà il 22 settembre a Roma.
Vedi video su tikotv:
Peace_walking_man_fa_tappa_a_LAquila
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