“Rilanciare il ruolo dell’Aquila come capoluogo di Regione. È stato questo uno dei primi impegni assunti dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che ha anche annunciato di voler presentare una legge regionale sull’Aquila capoluogo. Bene. Valorizzare il capoluogo di regione significa anche mantenere e rafforzare i presidi istituzionali e della giustizia, ivi compresi Corte d’Appello e TAR. Sono certa che la Regione ed il nostro Presidente manterranno gli impegni e prenderanno subito una posizione netta e chiara sulla vicenda del Consiglio comunale pescarese che, su proposta di Forza Italia, ha espresso la volontà di spostare la sede della Corte d’Appello a Pescara”.
Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane, alla luce delle ultime vicende.
“È impensabile- prosegue la senatrice- che in un momento così delicato per la nostra città, mentre si stanno concentrando gi sforzi per comporre una legge sulla ricostruzione, si possa caldeggiare l’ipotesi di sopprimere la sede della Corte d’Appello.
L’ordine del giorno del Consiglio comunale pescarese, che chiede che diventi Pescara sede della Corte d’Appello, con evidente danno per il capoluogo abruzzese, non può passare inosservato.
Si tratta di un maldestro tentativo di qualcuno, forse in crisi di ruolo politico, che cerca di riaccreditarsi rispolverando vecchie e maledette battaglie campanilistiche di retroguardia.
Tuttavia il documento, nel clima arroventato delle ultime settimane, in cui si è levato il campanello d’allarme su presunti tagli di alcune sedi di Corte d’Appello contribuisce a gettare benzina sul fuoco.
L’ipotesi di razionalizzazione delle sedi giudiziarie, che propone il decreto sblocca Italia non può certo passare per la penalizzazione dell’Aquila.
Per questo ritengo necessaria una presa di posizione a livello regionale sulla riorganizzazione dell’assetto giudiziario in Abruzzo.
Nel disegno del governo non è prevista la soppressione dell’Aquila, sarebbe vergognoso se a volerla fosse qualche politico con il torcicollo.
La risposta a eventuali ipotesi di accorpamenti o tagli deve essere di ferma opposizione, con il coinvolgimento incondizionato di tutte le istituzioni locali. Ma deve essere una battaglia che veda l’Abruzzo unito. I partiti devono dire la loro con una sola voce. Non è possibile parlare una lingua a Pescara ed un’altra altrove. Tutti i partiti abruzzesi, se davvero tengono alla ricostruzione dell’Aquila, si battano per L’Aquila capoluogo, altrimenti le belle parole sono solo fumo”.
Foto: Manuel Romano-NurPhoto
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