La Bce nel bollettino di settembre afferma che in Italia “persistono i rischi per il conseguimento dell’obiettivo di disavanzo pubblico per il 2014 (2,6 per cento del pil), soprattutto alla luce di andamenti economici peggiori delle attese”.
In prospettiva, “è importante rafforzare ulteriormente l’orientamento delle politiche di bilancio nazionali al fine di assicurare il rispetto degli obblighi del Patto di stabilità e crescita, in particolare per quanto riguarda la riduzione del debito delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil”.
Il Consiglio direttivo della Bce ritiene “che i rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro siano orientati al ribasso. In particolare, la perdita di slancio dell’economia può frenare gli investimenti privati e gli accresciuti rischi geopolitici potrebbero esercitare un ulteriore impatto negativo sulla fiducia di imprese e consumatori. Un altro rischio al ribasso è connesso a riforme strutturali insufficienti nei paesi dell’area dell’euro”.
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