“Abbiamo sempre tenuta alta l’attenzione affinché vi fosse integrazione e rispetto interreligioso in Italia, bandiera in cui oggi troppi si avvolgono senza aver mai lavorato in questa direzione. Non deve essere la paura del Califfato a spingere nel cercare una via di dialogo con l’Islam che rifiuta il terrorismo, ma la volontà di comprendere e interagire con un mondo culturale che è preminente nel Mediterraneo. Uno scenario in cui è, prevalente la posizione dell’Italia per la sua capacità di intelligence”.
I membri M5S del Copasir auspicano “che siano finiti i tempi del datagate, in cui Governi occidentali si spiavano vicendevolmente, per poi trovarsi a corto d’informazioni sui veri fenomeni terroristici. Bisogna condividere informazioni e rispettare le capacità di intelligence di ogni Paese. Oltremodo è fondamentale coinvolgere i paesi arabi per fermare l’avanzata dell’Isis”.
Il deputato Angelo Tofalo e i senatori Vito Crimi e Bruno Marton del Copasir sottolineano come: “la priorità rimangono gli ostaggi italiani. Ma ulteriore priorità è un dialogo a tutti i livelli con il mondo islamico che rifiuta la violenza terroristica. Non un dialogo di comodo, ma concreto che riporti al centro la capacità italiana di leadership condivisa nel Mediterraneo, anche nel campo dell’intelligence”.
M5S Copasir: il terrorismo si combatte dialogando con l’Islam
“Abbiamo sempre tenuta alta l’attenzione affinché vi fosse integrazione e rispetto interreligioso in Italia, bandiera in cui oggi troppi si avvolgono senza aver mai lavorato in questa direzione. Non deve essere la paura del Califfato a spingere nel cercare una via di dialogo con l’Islam che rifiuta il terrorismo, ma la volontà di comprendere e […]
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