Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, nelle conclusioni del 47° incontro nazionale di studi, che si è chiuso oggi a Cortona, ha detto: “Chiediamo al governo che la riforma del terzo settore valorizzi la pluralità dei soggetti che lo costituiscono, tenga conto del loro ruolo sociale e anche dell’accresciuto peso economico, consolidatosi negli ultimi anni. In questo momento di crisi acutissima è di fondamentale importanza un dialogo tra istituzioni, singoli cittadini e corpi sociali intermedi”. Le Acli rilevano che “siamo uno dei pochi Paesi in Europa a non avere ancora una misura strutturale di contrasto alla povertà” ed è per questo che l’associazione, unitamente a “un vasto cartello di organizzazioni sociali”, ha dato vita all’“Alleanza contro la povertà in Italia”, “con lo scopo di riportare il tema della lotta alla povertaÌ nell’agenda della politica”. “Spiace dover rilevare – ha evidenziato – che sino ad oggi, né in occasione del Documento di economia e finanza, né riguardo alla riforma del terzo settore, il governo non abbia ancora stanziato le risorse necessarie almeno ad avviare il progetto del reddito d’inclusione sociale. Ci aspettiamo e chiediamo all’esecutivo che nella prossima legge di stabilitaÌ siano destinate delle risorse adeguate a far partire un piano nazionale contro la povertà assoluta”.
Terzo Settore, Acli: “Importante dialogo tra istituzioni, cittadini e corpi sociali”
Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, nelle conclusioni del 47° incontro nazionale di studi, che si è chiuso oggi a Cortona, ha detto: “Chiediamo al governo che la riforma del terzo settore valorizzi la pluralità dei soggetti che lo costituiscono, tenga conto del loro ruolo sociale e anche dell’accresciuto peso economico, consolidatosi negli ultimi anni. […]
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