Venerdì 26 settembre, alle ore 17 e 30, presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto I n. 83, presentazione del libro: “Gadda spregiator de le donne” di Lucilla Sergiacomo (Edizioni Noubs). Partecipano: Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo, Simone Gambacorta, giornalista de “La Città” e “Il Resto del Carlino” e Massimo Pamio, Direttore artistico del “Museo della Lettera d’Amore” e direttore editoriale.
Nella monumentale opera di Carlo Emilio Gadda, lo scrittore del Novecento più violentemente ostile alla donna, si individua un complesso percorso di rappresentazione della femminilità affollato di personaggi stereotipati: la “signorina” perbene, asessuata, la moglie, la madre, l’angelo, fronteggiano la schiera di popolane, serve, tentatrici demoniache, streghe e “gallinazze”, tutte dotate di un’evidente carica erotica. Per raffigurare tali modelli Gadda saccheggia e deride l’intero repertorio delle figure femminili della tradizione letteraria, da Boccaccio al Verismo, dallo Stilnovo alla novella sentimentale ottocentesca e al dannunzianesimo.
Viscerale, irriducibile misogino, Gadda mima e disprezza i miti letterari dell’universo femminile, primo fra tutti quello della sacralità materna e della fertilità, ritenendoli funzionali all’avidità materiale e all’aridità etica della società borghese alla quale il Gran Lombardo appartiene. Sono infatti le protagoniste dei suoi capolavori La cognizione del dolore e Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Liliana Balducci e la “Signora”, entrambe madri mancate ed entrambe assassinate, destinate a pagare il prezzo più alto per aver fallito il loro ruolo di madri.
Proprio Gadda, che mai parla né prevede un riscatto della donna dal suo ruolo subalterno, riesce così a tradurre la sua misoginia in critica dell’ideologia dominante, mettendo in evidenza le durissime conseguenze delle trasgressioni delle donne ai loro ruoli tradizionali e trasformando in grottesco e feroce racconto “i percorsi intimi del dissenso femminile”.
Lucilla Sergiacomo è autrice della storia della letteratura italiana I volti della letteratura (Paravia 2005-2007) e di numerosi saggi e interventi critici sulla satira italiana e su autori contemporanei e delle origini. Ha pubblicato studi su Carlo Emilio Gadda, volumi critici su Ennio Flaiano, Italo Svevo. Ha dedicato molti contributi di studio alla didattica della lingua italiana e alla narrativa abruzzese.
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