“Chissà perché le agenzie di rating che nell’estate autunno del 2011 erano tanto loquaci (a Trani è in corso una serissima indagine) oggi tacciono? Lo scorso venerdì né Moody’s né Standard & Poor’s hanno aggiornato il loro giudizio sull’Italia”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.
“Per Moody’s l’ultimo rating emesso è del 14 febbraio, il giorno delle dimissioni del governo Letta, poi nessun aggiornamento, neanche il 10 ottobre. Che strano: Moody’s non si pronuncia più sull’Italia da quando c’è il governo Renzi. O in questi mesi il giudizio è cambiato talmente poco da essere irrilevante (il che vuol dire anche che l’azione di governo ha prodotto effetti impercettibili), oppure il giudizio è talmente grave che renderlo pubblico destabilizzerebbe l’intera Eurozona”.
“In entrambi i casi siamo davanti a una manipolazione del mercato come quella del 2011 che portò alla caduta di un governo legittimamente eletto dal popolo e a comportamenti speculativi i cui effetti devastanti hanno messo inginocchio l’Europa. Ma di questo ci darà conto il tribunale di Trani. Certo, la coincidenza desta più di qualche dubbio. Tempesta perfetta in arrivo?”, si chiede Brunetta.
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