“Nel 2015 ci saranno 150 milioni di risorse in meno, per l’Abruzzo, rispetto al 2014”. E’ l’allarme lanciato oggi dalla Cgil, attraverso il segretario regionale Gianni Di Cesare che ha commentato la bozza del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale e ha chiesto che “con la Regione Abruzzo avvenga una discussione seria”. Il dato dei 150 milioni, ha spiegato deriva “dai tagli alle Regioni applicato dal Governo (96 milioni per l’Abruzzo), dai minori fondi Fas (31 milioni di euro in base alla legge 95/2013) e alle minori entrate fiscali”. Dalla Cgil e’ partita quindi la sollecitazione alla Regione affinche’ si faccia un ragionamento approfondito sulla compartecipazione ai ticket, ad esempio, e ci si attivi in merito all’ipotesi di “creazione di 50mila posti di lavoro perche’ su questo fronte bisogna agire non solo sulle pmi, come e’ stato proposto, ma anche su altro”. Le questioni da trattare riguardano anche “rifiuti, cultura, ricerca, sociale, gestione del territorio”. E non va dimenticato, per Di Cesare, che “qui c’e’ il piu’ grande cantiere”, legato al post terremoto, il che vuol dire possibilita’ di lavoro e di sviluppo che andrebbero sfruttate al meglio per le imprese locali. La preoccupazione del sindacato deriva dal fatto che “si rischia di avere di nuovo una situazione di grande dramma economico, sociale e istituzionale”.
Abruzzo: 150 milioni in meno di risorse nel 2015
“Nel 2015 ci saranno 150 milioni di risorse in meno, per l’Abruzzo, rispetto al 2014”. E’ l’allarme lanciato oggi dalla Cgil, attraverso il segretario regionale Gianni Di Cesare che ha commentato la bozza del Documento di programmazione economica e finanziaria regionale e ha chiesto che “con la Regione Abruzzo avvenga una discussione seria”. Il dato […]
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