‘‘Il negazionismo non ha vinto e non vincera”’. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talo’ nella cerimonia che a Yad Vashem, il Sacrario della Memoria di Gerusalemme, ha ricordato oggi la deportazione e lo sterminio degli ebrei italiani. ”Per noi italiani, per lo stato italiano, l’inizio del tunnel – ha sottolineato Talo’ – e’ stato il varo delle Leggi Razziali nel 1938, quando una componente importante dei cittadini e’ stata divisa dal resto della popolazione. La razzia degli ebrei di Roma, il 16 ottobre del 1943 e’ stato il momento culminante che ci ha fatto capire quanto fosse profondo quel tunnel”.
‘Ricordare quel giorno, significa fare di quella data una condivisione della Memoria – ha concluso – per gli altri 364 giorni dell’anno”. Vito Anav presidente dell’organizzazione degli ebrei italiani in Israele ha messo in luce il rapporto ”tra antisemitismo e antisionismo” come ”due aspetti dello stesso obiettivo: colpire gli ebrei”. Nel corso della manifestazione e’ stato proiettato anche il film “Da Auschwitz, il ritorno a casa” – il viaggio della famiglia Piperno alla ricerca delle sue radici”: storia di deportati romani del 16 ottobre. Prima degli interventi, una folla numerosa ha partecipato ad una cerimonia di ricordo nella Sala della Rimembranza di Yad Vashem dove arde la fiamma perenne in onore dei sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti.
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