Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervistato da ‘Prima pagina’ di Canale 5, a proposito della posizione del leader Fiom Maurizio Landini secondo il quale il Governo non rappresenta i lavoratori, ha detto: “Ho grande rispetto per il sindacato, per tutte le sigle, ma la mia preoccupazione e’ di non far fermare il Paese dopo che negli ultimi 6 anni si sono persi 1 milione di posti di lavoro e in 6 mesi abbiamo invertito la rotta. Il sindacato fa il suo mestiere, in bocca al lupo e buon lavoro, noi pero’- aggiunge Renzi- andiamo avanti. Il nostro obiettivo non e’ fare una battaglia politica noi dobbiamo rimettere in moto l’Italia; non molliamo di un centimetro”.
“Vogliono contestare il governo? E’ un loro diritto. Vogliono provare a cambiare il presidente del consiglio? Ci provino. Ma se si vuole attaccare il governo ci sono tante strade senza sfruttare il dolore dei cassintegrati e dei disoccupati“, sostiene il presidente del Consiglio a proposito delle contestazioni ricevute. “Dobbiamo evitare un rischio pazzesco: c’e’ un calcolato, studiato e progettato disegno che vuole dividere il mondo del lavoro. C’e’ l’idea di fare il mondo del lavoro il luogo dello scontro. L’idea di mettere gli uni contro gli altri gli operatori del mondo del lavoro”, spiega. “E’ una delle idee- aggiunge- che ha bloccato l’Italia in questi anni. Dividendo magari l’Italia del lavoro e quella dei padroni. Io sono qui a dire che non c’e’ una doppia Italia. C’e’ un’Italia una e indivisibile”.
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