“Penso che non ci sia nulla di piu’ importante che un sismologo debba fare in un Paese sismico che mettersi a disposizione della societa’ per aiutare a capire cosa succede. Con questa convinzione sono andato nella riunione del 31 marzo del 2009, e ci riandrei oggi”. Sono le dichiarazioni spontanee rese dal sismologo dell’Ingv Giulio Selvaggi, in apertura dell’ultima udienza in Corte d’Appello all’Aquila in cui sono imputati i sette esperti della Commissione Grande Rischi. Selvaggi ripercorrendo il lavoro svolto negli anni dal suo gruppo di lavoro ha ribadito l’importanza di essersi espresso con rigore scientifico e con onesta’. “L’unico prodotto utile per difendersi dai terremoti – ha detto in aula Selvaggi – e’ la mappa sulla pericolosita’ sismica del territorio nazionale, che rappresenta la sintesi del lavoro di molti e racchiude i risultati positivi e negativi e tra questi ultimi anche l’impossibilita’ di fare previsioni a breve termine. Tale mappa e’ lo strumento che la scienza ha fornito alla societa’ civile. Il suo valore non sta solo nella funzione normativa perche’ richiama le pubbliche autorita’ a costruire bene e a vigilare, non e’ soltanto un monumentale riassunto di tutti i buoni lavori di sismologia, ma anche un grande valore educativo. Da un’immediata lettura per tutti, e’ di facile comprensione anche per chi non sa nulla di sismologia, che attraverso una scala di valori il colore viola rappresenta il pericolo maggiore. Questo abbiamo detto il 31 marzo e L’Aquila e’ rappresentata dal colore viola”.
Foto: Manuel Romano-NurPhoto.com
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