Una decina di soccorritori del Centro nazionale soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo si trovano bloccati sul Gran Sasso a 2.500 metri di quota a causa dell’imperversare di una bufera. Il personale specializzato stava tentando di raggiungere a piedi la zona della Conca degli invalidi-Valle dei ginepri, dove venerdi’ scorso sono precipitati e deceduti due giovani militari pugliesi effettivi al IX Reggimento alpini di stanza a L’Aquila. Si tratta, in particolare, di Giovanni De Giorgi, 26 anni, originario di Galatina (Lecce) e di Massimiliano Cassa, 29 anni, di Gorato (Bari), entrambi con il grado di primo caporal maggiore.
I soccorritori del Cnsas non corrono comunque alcun pericolo essendo equipaggiati anche per bivaccare. Al momento attendono che la bufera si plachi o per tentare il recupero delle salme, gia’ assicurate a terra con delle barelle, o tornare al campo base istituito a Prati di Tivo (Teramo). A disposizione ci sono due elicotteri, uno del 118 e l’altro della Forestale, pronti a decollare non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno.
Alpini morti Gran Sasso: difficile recupero salme, soccorritori bloccati a 2.500 metri
Una decina di soccorritori del Centro nazionale soccorso alpino e speleologico dell’Abruzzo si trovano bloccati sul Gran Sasso a 2.500 metri di quota a causa dell’imperversare di una bufera. Il personale specializzato stava tentando di raggiungere a piedi la zona della Conca degli invalidi-Valle dei ginepri, dove venerdi’ scorso sono precipitati e deceduti due giovani […]
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