Dei circa 15 milioni impegnati, di cu la metà cofinanziati dal Comitato Abruzzo, il 94% è stato erogato, mentre è stato realizzato l’87% delle attività previste:due sono i progetti chiusi, sei quelli ancora in corso, e 44 QIP sono ancora in attività. I costi di gestione – monitoraggio, audit, organizzazione workshop, comunicazione – hanno assorbito lo0,013% dell’ammontare complessivo del programma generale d’intervento.
Il fondo è stato “speso” finora in risorse umane (39%), ricerca universitaria e d’impresa (22%), macchinari e costruzioni (19%), formazione staff e stakeholders (13%), studi e progetti pilota (7%).
Sono questi i dati emersi stamani nel corso del workshop che il Comitato Abruzzo ha tenuto presso la sede di Confindustria all’Aquila. L’incontro ha visto la partecipazione di Fabio Spinosa Pingue, Presidente del Comitato di Promozione, Pierangelo Albini – Direttore Area Lavoro e Welfare Confindustria Nazionale; Giuseppe D’Amico – Direttore Confindustria Abruzzo;Roberto Campo – Segretario generale UIL Abruzzo; Maurizio Spina – Segretario generale CISL Abruzzo; Umberto Trasatti – Segretario generale CGIL L’Aquila; Giovanni Lolli – Vice presidente Regione Abruzzo con delega alle Attività Produttive. Al centro del dibattito i progetti di natura industriale finanziati dal Fondo sisma, portati avanti da Selex ES, Antares e Thales Alenia Space che nel corso della mattinata hanno presentato i prototipi realizzati, esposti in stand dedicati all’esterno della sede. Lolli ha manifestato il suo apprezzamento nei confronti del programma generale, indicandolo come esempio di governance per gli interventi di sviluppo già proposti sul territorio locale e regionale che hanno costi di gestione generalmente molto più elevati rispetto a quelli fatti registrare nel caso specifico.
Soddisfatto Fabio Spinosa Pingue per i “risultati straordinari di redemption raggiunti. Siamo andati al cuore dell’economia finanziando questi progetti, che diventano ancor più importanti per la nobile provenienza dei fondi. Ora dobbiamo pensare al prosieguo e ‘contaminare’ anche la realtà pubblica”. L’evento è stato anche l’occasione per ragionare sul sistema industriale dellaregione Abruzzo con un focus specifico sulla provincia dell’Aquila e per valutare politiche industriali implementate e da implementare a cinque anni dal sisma.
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