Alla vigilia del nostro sessantesimo compleanno (nel 2015) dedicare il Premio Vincenzo Dona (Roma, 26 novembre, Teatro Argentina) ai temi del “nuovo” ci sembrava il modo giusto per rappresentare idealmente questo passaggio verso un nuovo corso. D’altra parte l’Unc è la più antica tra le associazioni dei consumatori, ma ha sempre cercato di mantenersi al passo con il continuo mutare dei tempi, proprio come diceva Vincenzo Dona, fondatore della nostra associazione: “la missione per chi si occupa di consumatori è tenere d’occhio il mondo circostante; per la nostra associazione si tratta di essere sempre in orario con quel che succede.”
Al giorno d’oggi il nuovo circonda le esistenze di ciascuno di noi, per questo il filo conduttore della nostra mattinata di confronto sarà punteggiato da quelle parole nuove ormai entrate nell’uso comune come “start up”, “car sharing”, “social”, “rating” o “new health” e per farlo abbiamo coinvolto sul palco i principali protagonisti dell’economia condivisa come:Facebook, Amazon, Airbnb, Eni Enjoy, Presso, Italia Startup, Nielsen, Emilione.it; e ancora Assosalute, SEiD Security and Identity System, Leroy Marlin, Whirlpool, Sky Italia, J.W. Thompson (per scoprire tutti i protagonisti del Premio Dona scarica il programma ).
In questi nuovi paradigmi del nuovo, non può mancare un riferimento alla legalità (e questo spiega la nostra scelta di invitare un magistrato come Nicola Gratteri che proprio in questi mesi è stato incaricato da Matteo Renzi di riscrivere alcune norme di contrasto alla criminalità organizzata). Senza questa parola, senza “legalità”, l’albero del nuovo (che domina la creatività dell’ottava edizione del Premio) non potrà portare alcun buon frutto, ma diventa, citando uno dei libri dello stesso Gratteri, una “malapianta”.
La pianta che fiorisce ci è sembrata l’immagine più adatta per rappresentare l’idea della cultura del nuovo che cresce perché immaginiamo il nuovo come un “fatto naturale”, un fenomeno che si diffonde intorno a noi come fa un virgulto che si sviluppa, diventa albero senza chiederci ragioni e senza avvertirci se domani vorrà portare frutti.
Accanto al titolo “cresce la cultura del nuovo”, il sottotitolo che abbiamo scelto riassume l’interconnessione sempre più stretta tra imprese e consumatori: “nuove imprese per nuovi consumatori” significa infatti che per far fiorire la cultura del nuovo è necessario uno sforzo da parte dei consumatori, affinché abbandonino la classica idea di possedere un bene a favore dell’accesso e della condivisione, ma serve questo genere di innovazione anche ad opera delle aziende che si devono dimostrare all’altezza di una nuova economia.
D’altronde non hanno molte alternative perché il consumatore vuole di più, desidera dare un contributo, cambiare un prodotto a averlo sempre più personalizzato; non so se arriveremo come teorizzato da Jeremy Rifkin (che concluderà la nostra mattinata di lavori con una relazione in video su “commons collaborativo”) all’eclissi del capitalismo a favore dell’era del consumo collaborativo, ma sicuramente per rimanere competitive sul mercato le aziende dovranno accettare di confrontarsi con i paradigmi della nuova economia: la condivisione, la sostenibilità, una nuova fiducia da parte dei consumatori.
Queste sono solo alcune anticipazioni di quello che è diventato negli anni il più importante evento sui consumi nel panorama italiano, che quest’anno sarà trasmesso in diretta Sky e come di consueto sarà tradotto in lingua dei segni per i nostri amici sordi, presenti in sala: appuntamento quindi per il 26 novembre al Teatro Argentina (segui su Twitter gli hashtag#premiodona2014 e #consumatorinuovi) per scoprire tutte le novità di questa edizione!
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