Ultimi tre giorni di iniziative per il Perugia Social Photo Fest, primo festival internazionale dedicato alla fotografia sociale e terapeutica che tanto interesse sta suscitando con il suo ricco cartellone di appuntamenti. La terza edizione dell’evento continua così a caratterizzarsi non solo come momento espositivo ma anche di riflessione e progettualità. Ad accentuare il suo aspetto internazionale si terrà domani, venerdì 21 novembre alla Sala dei Notari dalle 9 alle 18, un convegno dal titolo “Experiencing Photography #3” incentrato su come usare le fotografie per migliorare il benessere e ridurre l’esclusione sociale. A presentare la giornata di studio sarà Antonello Turchetti presidente dell’associazione ‘LuceGrigia’ organizzatrice del festival. Seguiranno poi gli interventi di:Judy Weiser (Fotografia di Azione Sociale, Fotografia terapeutica, e fototerapia: quali sono le loro differenze e perché questo è importante?); Oliviero Rossi (L’Istante che cura); Lucia Cumpostu (Strumenti pratici di fotografia terapeutica: il coaching game e punctum); Matej Pelijan, Jure Kravanja e Anita Zelić (Diversa Prospettiva e Prospettiva di Differenza); Felipe Alonso – NosWhyNot (Proud, Strong, Visibility); Eric V. Ibarra – Las Fotos Project (Sviluppare un cambiamento positivo); Pamela Mastrilli (PhotoVoice. Dallo scatto fotografico all’azione sociale. Percorsi di fotografia partecipata); Chiara Digrandi (Raccontarsi ed esplorare nuovi aspetti di sé attraverso il video e la fotografia. Mátame si Puedes e Backups: due esperienze in ambito clinico e sociale);Fabrizio Perilli, Silvia Liberati, Francesco Dentici – FERMAimmagini (Lasciami guardare, la fotografia e l’ipovisione); Francesca Belgiojoso, Chiara Gusmani – Studio ArteCrescita (Trasformare le difficoltà in arte: le fotografie di Arno Minkkinen e Moira Ricci); Pascale Darson (The Unpublished blog). Come spazio laboratoriale della conferenza internazionale “Experiencing Photography #3” si terranno anche (sabato 22 novembre presso l’Hotel La Rosetta per tutto il giorno, dalle 9 alle 17) tre workshop esperienziali su tre diversi modi di utilizzare il linguaggio fotografico nell’ambito delle relazioni d’aiuto e come strumento di conoscenza del sé, con Lucia Cumpostu, Oliviero Rossi e Judy Weiser (considerata la massima esperta mondiale nelle tecniche di FotoTerapia). Altro workshop è poi quello in programma sabato 22 e domenica 23 novembre (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, presso “Open Space For Arts” di via dei Priori n.77): “Raccontare storie, vivere la vita” durerà due giorni ed è aperto a tutti coloro che si avvicinano alla fotografia di reportage o che vogliono approfondire le tematiche del reportage grazie all’esperienza di Vittore Buzzi, fotografo vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.
L’esposizione del festival e quindi di Perugia è stata in questi ultimi periodi così elevata che proprio nel capoluogo umbro e grazie alla spinta del Perugia Social Photo Fest è nato anche “NetFo” (network italiano fototerapia, fotografia terapeutica, fotografia sociale), un centro che punta alla creazione di una rete di professionisti che sono venuti a contatto con questa realtà perugina ormai di livello nazionale. In un’epoca in cui vi è un grande utilizzo dell’immagine fotografica, “NetFo” intende creare un gruppo di incontro e riferimento per l’utilizzo della fotografia come strumento sociale e terapeutico, grazie all’integrazione delle differenti professionalità e competenze che caratterizzano i membri fondatori. Il gruppo di lavoro è composto da Antonello Turchetti (arteterapeuta, fotografo professionista, ideatore e direttore artistico del Perugia Social Photo Fest),Francesca Belgiojoso (psicoterapeuta, riferimento per la formazione in PhotoTherapy Techniques e Photolangage), Barbara Pasquariello (educatrice, fotografa, coordinatrice di progetti e laboratori di fotografia sociale e terapeutica nell’ambito della salute mentale e dipendenze patologiche), Chiara Digrandi (psicologa, arteterapeuta, facilitatrice del metodo “The Self-Potrait Experience®”, ha coordinato vari progetti di fotografia terapeutica e fototerapia in ambito sociale e clinico), Floriana Di Giorgio (psicologa, psicoterapeutia in Formazione. Creatrice e curatrice del blog ‘fotografiaepsicologia’, esperta nell’uso della fotografia in ambito clinico), Giancarla Uguccioni (fotografa, curatrice e arteterapeuta in formazione, ha coordinato vari progetti di fotografia terapeutica in ambito sociale). Proseguono naturalmente fino a domenica 23 novembre le 17 mostre con al centro il tema “Resisto” nel suggestivo spazio del centro di cultura contemporanea di Palazzo Penna, tra importanti lavori di fama internazionale (Sara Naomi Lewkowicz, Mandra Stella Cerrone, Camilla Urso e Ekin Bayurgil, Giovanni Cocco, L. D’Amore e F. Matarazzo, Fermaimmagine, Emer Gillespie, Mimi Foundation, Matej Peljhan, Irina Popova, Silvia Rotelli, Nadia Cianelli) e quelli scelti attraverso la “call for entry” tra 117 partecipanti provenienti da ogni angolo del mondo (Marika Delila Bertoni, Simone Cerio, Jay Sullivan, Myriam Meloni), senza dimenticare anche “Io Resisto”, progetto di arte sociale partecipata che coinvolge i sostenitori del festival con i propri scatti.
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