Passa alla Camera il Job Act, con 38 deputati Pd che non lo votano e strappano profondamente con Renzi.
Si strappa Forza Italia dopo il crollo alle regionali, con Fitto che continua a chiedere di azzerare tutto e trova più sponde per reclamare una revisione della leadership di Berlusconi, mentre Cichitto, radiante, apre le porde del suo partito ad eventuali fuoriusciti.
Si strappa sempre più profondamente la società americana, che segna una ripresa in generale, ma con un bias sempre più netto fra poveri e ricchi ed una insofferenza sempre più manifesta contro una polizia repressiva ed incline a sparare.
Francesco I amnminisce l’Europa con parole forti e chiare rivolte ad un continente ormai arrotolato su se stesso e che non sa più promuovere futuro e speranza.
E’ interessante che sia un uomo del Sud-America a ricordare all’Europa di recuperare una centralità che ha perso e non sa recuperare, in un mondo sempre più dominato da USA e Cina e dove tutti gli altri fanno solo da comprimari e non solo per motivi economici, ma per mancanza di ideali e strategie.
IL Vecchio Continente, secondo il Papa, tira solo a sopravvivere, senza prostettive a medio e lungo termine, solo concentrato a non accumulare debito e senza una visione che dia respiro al presente e al futuro.
Saper immaginare sviluppi e trovare soluzione sarebbero gli scopi di una classe politica degna di tal nome ed invece, in Europa, il declino che avvolge tutto ha incartato anche coloro i quali dovrebbero creare sogni e disegni e non limitarsi a conti da ragioniere.
Il discorso sembra molto renziano ma è diverso, perché fatto da un uomo realmente nuovo e che non si è coperto del sospetto di vestire con maschere di novità il già detto e già fatto.
“Il mio augurio è che l’Europa ritrovi quella giovinezza dello spirito che l’ha resa feconda e grande”, ha detto Bergoglio in conclusione del suo discorso al Consiglio d’Europa, il secondo della giornata dopo quello al Parlamento Europeo, sintetizzando la visione e la finalità della sua visita a Strasburgo, nel cuore delle istituzioni europee che sembrano paralizate da “tecnicismi burocratici”che hanno cancellato l’idealità originaria, rendondolev incapaci di affrontare le grandi emergenze della dignità nel lavoro, dei giovani senza occupazione, degli immigrati, dei singoli ridotti ormai a oggetto “di scarto”, specie se “deboli, malati o vecchi”.
Un discorso politico fatto da un politico, a politici che non fanno da tempo ciò che dovrebbero.
Un discorso che naturalmente Renzi ha preso come puntello per ciò che auspica di fare,rimarcando che è del tutto d’accordo con il Papa quando dice che occorre tenere insieme forme di flessibilità alla necessaria stabilità del posto di lavoro”, perché è esattamente ciò che sta cercando di fare.
Per il momento, comunque, mentre Bergoglio concretamente porta avanti atti e parole, lui, come fatti, si è limitato ad elargizioni di 80 euro e cancellazione dell’articolo 18.
Carlo Di Stanislao
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