Prende il via a Taranto il progetto“Casa Mia” per l’autonomia abilitativa per sole persone down. L’idea è promossa dalla sezione ionica dell’Associazione italiana persone down. Nell’appartamento di 108 mq, con doppi servizi e cucina, vivranno sei ragazzi con sindrome di down, alcuni dei quali, grazie a progetti di autonomia, già lavorano in supermercati, asili o presso enti pubblici, dove svolgono tirocini formativi. “Casa mia” non gode di sovvenzionamenti statali, né di supporto economico da parte di istituzioni locali. Il denaro per l’acquisto dell’abitazione è frutto del cinque per mille donato all’associazione e raccolto negli anni. Il costo degli arredi è stato invece coperto dalla fondazione internazionale Lions Club. “Con la convivenza partiremo dopo Natale, per ora solo nei weekend – spiega Maria Guzzi, psicoterapeuta e coordinatrice dei corsi di autonomia promossi dall’Aipd – e con due operatori che fungeranno da supporto nella gestione della casa ma senza interferire, se non interpellati. I protagonisti saranno i ragazzi, che da anni seguono corsi per rendersi autonomi”. Corsi semplici, che partono dall’abc: imparare a fare la spesa, a cucinare, a gestire la contabilità di una casa. “Il progetto durerà 5 anni ed i ragazzi vi parteciperanno a rotazione – afferma il presidente dell’associazione, Nino Leone – seguiti da personale qualificato”.
Solidarietà: nasce a Taranto “Casa Mia” per persone down
Prende il via a Taranto il progetto“Casa Mia” per l’autonomia abilitativa per sole persone down. L’idea è promossa dalla sezione ionica dell’Associazione italiana persone down. Nell’appartamento di 108 mq, con doppi servizi e cucina, vivranno sei ragazzi con sindrome di down, alcuni dei quali, grazie a progetti di autonomia, già lavorano in supermercati, asili o […]
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