Si conclude definitivamente a favore del Centro Sperimentale di Cinematografia, la vicenda giudiziaria che avrebbe potuto far sospendere le attività della sede Abruzzo della Scuola Nazionale di Cinema.
La sentenza del Tar n. 00225/2013 del 23 gennaio 2013, introdotta da un dipendente dell’Accademia dell’Immagine condannato oggi a rifondere parte delle spese, aveva infatti annullato parzialmente la convenzione stipulata dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia e dal Comune dell’Aquila per la costituzione di una sede distaccata del Centro Sperimentale di Cinematografia a L’Aquila, dopo quelle di Torino, Ivrea, Milano e Palermo. Convenzione stipulata, tra l’altro, per garantire la prosecuzione delle attività di formazione e culturali in ambito cinematografico sul territorio aquilano e abruzzese.
Il Consiglio di Stato – dopo aver emesso un’ordinanza cautelare (n. 201303228, settembre 2013) che sospendeva gli effetti della sentenza del Tar, dando piena legittimità alla presenza e all’attività del Centro Sperimentale di Cinematografia a L’Aquila – conferma definitivamente con la sentenza dell’11 dicembre 2014 (06107/2014) la continuità dell’azione del Centro Sperimentale di Cinematografia e degli Enti che lo sostengono, sottolineando come “appare evidente che l’azione dell’Amministrazione, nella materia che ora interessa, ha l’obiettivo primario di assicurare una corretta formazione ai giovani interessati all’attività didattica di cui si discute” e che “di conseguenza rientra nella sua discrezionalità (degli Enti) individuare la struttura che meglio risponda a tale scopo”.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Abruzzo prosegue dunque nello svolgimento delle attività programmate, ricordando che dal 19 dicembre verrà aperta al pubblico l’installazione L’Aquila, frammenti di memoria.
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