Messaggio di fine anno di Napolitano: “Sto per lasciare le funzioni”

Nono ed ultimo messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano che si è congedato dagli italiani con un intervento dal linguaggio semplice le criticità di passaggi parlamentari in realtà assai complessi, nonche’ le piaghe che ancora affliggono l’Italia. Ha spiegato al Paese reale come è nato questo suo secondo ed eccezionale impegno da primo cittadino […]

napolitanoNono ed ultimo messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano che si è congedato dagli italiani con un intervento dal linguaggio semplice le criticità di passaggi parlamentari in realtà assai complessi, nonche’ le piaghe che ancora affliggono l’Italia. Ha spiegato al Paese reale come è nato questo suo secondo ed eccezionale impegno da primo cittadino e naturalmente anche le personalissime ragioni di una conclusione anticipata del gravoso impegno che lui ha sempre dato per certa sin dal discorso di insediamento alle Camere.
“Questo messaggio presenta questa volta un tratto speciale”, “perché le mie riflessioni avranno per destinatario anche chi presto mi succederà nelle funzioni di Presidente della Repubblica. Funzioni che sto per lasciare, rassegnando le dimissioni”. Queste le prime parole del Capo dello Stato nel suo ultimo messaggio di fine anno. “A quanti auspicano per fiducia e affetto che continui nel mio impegno dico semplicemente che ho il dovere di non sottovalutare i segni dell’affaticamento”.
Napolitano precisa che la valutazione e decisione di lasciare sono tali “da non condizionare in alcun modo governo e Parlamento nelle scelte che hanno dinanzi né subendone alcun condizionamento”. Poi auspica che “Parlamento e forze politiche si preparino serenamente alla prova dell’elezione del nuovo capo dello Stato”. Sarà quella una “prova di maturità e responsabilità nell’interesse del Paese”. E’ “positivo che si ora torni” alla “normalità costituzionale”, afferma.
Si è “realizzato l’auspicio” espresso nel messaggio del 31 dicembre 2013, che s’iniziasse “un’incisiva riforma delle istituzioni repubblicane” e “il percorso va, senza battute d’arresto, portato a piena conclusione”. Lo ha detto il Presidente Napolitano nel messaggio di fine anno. E'”diffuso e dominante l’assillo per le condizioni della nostra economia”, “arretramento dell’attività produttiva,disoccupazione giovanile”,una “crisi mondiale in cui siamo dal 2009” e da cui ancora “non ci siamo risollevati”. “Si può essere presi da un senso di sgomento al pensiero dei cambiamenti che sarebbero necessari per aprirci un futuro migliore e si può cedere alla sfiducia nella politica, bollandola in modo indiscriminato come inadeguata, inetta”, afferma il Capo dello Stato. “Non può non deve essere questo l’atteggiamento”,”occorre ritrovare le fonti della coesione, della forza, della volontà collettiva che ci hanno permesso di superare le più dure prove”.”Occorre fiducia in noi stessi e una lucida percezione del valore dell’unità”.

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