Colle, Draghi: “Non voglio essere un politico, resto alla BCE fino al 2019”

Mario Draghi si sfila dalla corsa al Quirinale per la successione del presidente Napolitano. In una intervista al giornale tedesco ‘Handelsblatt’ il governatore mette fine alle indiscrezioni sul suo futuro e conferma che resterà alla Banca centrale europea fino al termine del mandato nel 2019. “Non voglio essere un politico. Il mio mandato come presidente della Bce durera’ fino al 2019”, spiega Draghi.
Nel frattempo il dibattito politico italiano è ancora concentrato sul discorso di fine anno del Capo dello Stato e sul toto candidato che si è scatenato sui giornali dopo che Napolitano ha confermato l’intenzione di dimettersi.
Il Pd con Matteo Colaninno avverte che “iniziare da subito a porre veti o condizioni ‘sine qua non’ di certo non aiutano lo svolgimento sereno del percorso che portera’ a individuare un nuovo nome per il Colle. Serve senso di responsabilita’ e un’attenta valutazione, non liste di desiderata per fare l’interesse di una singola parte politica piuttosto che dell’altra”.
Forza Italia tramite ‘il Mattinale’ ribadisce: “Prima il Quirinale e poi le riforme. Non si scappa. E diciamo di no al tira e molla su un presunto prossimo incontro romano tra Renzi e Berlusconi. Dinanzi a scelte istituzionali gravissime e’ il momento di proporre metodi istituzionali”.
Continua infine a girare l’identikit del candidato al Colle e prende quota l’ipotesi di un cattolico: oltre a Romano Prodi si fanno i nomi di Sergio Mattarella e Dario Franceschni. Draghi a parte, perde quota il profilo tecnico, più volte individuato anche nel ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.(Dire)