Sospendere per il 2014 l’applicazione del criterio altimetrico per il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. Un criterio iniquo, legato esclusivamente alla localizzazione del Comune, che va sostituito a partire dal 2015 con misure diverse, ispirate a logiche riformatrici e a criteri oggettivi.
È questo il contenuto di una lettera che la senatrice Stefania Pezzopane, insieme ad altri senatori PD hanno inviato al Presidente del consiglio, al ministro delle politiche agricole e forestali, al ministro degli affari regionali, autonomie e sport, al ministro dell’economia e delle finanze.
“L’introduzione del solo criterio altimetrico della residenza municipale, per delimitare l’area di disagio dell’attività agricola nella fascia di territorio compresa tra la pianura e la montagna (280 – 600 m), avrà delle conseguenze negative.
È necessario inserire la questione dell’IMU AGRICOLA nel più ampio alveo delle riforme. Il cammino avviato sulla fiscalità e sul catasto e, in particolare, la parte che riguarda la definizione dell’autonomia finanziaria dei comuni (c.d. local tax) rappresentano lambito “naturale”, in cui definire la compartecipazione del comparto agricolo, secondo i criteri di equità e sostenibilità economica.
Siamo sicuri- conclude la lettera- che il lavoro interministeriale nella ricerca della giusta soluzione e stia andando avanti. Auspichiamo, dunque, un intervento suo e dei Ministri competenti, affinché venga presa inconsiderazione l’ipotesi da noi su delineata ed ci auguriamo un intervento celere, che anticipi la
sentenza del Tar, che si esprimerà sulla questione il prossimo 21 gennaio”
Foto: Manuel Romano-NurPhoto.com
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