Il Sindaco Massimo Cialente e l’Assessore alle Politiche sociali, Emanuela Di Giovambattista, rendono noto che è stato parzialmente rettificato il bando per la richiesta degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, pubblicato all’albo pretorio e sul sito internet del Comune lo scorso 16 dicembre. La modifica riguarda il requisito di cittadinanza, per cui tutti gli stranieri titolari di carta di soggiorno e gli stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso soggiorno almeno biennale, e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, hanno diritto di accedere agli alloggi in condizioni di parità con i cittadini italiani, come previsto dall’art. 40 comma 6 del Decreto Legislativo n. 286 del 1998 e successive modifiche e integrazioni.
Per questi motivi sono stati riaperti i termini per tali categorie.
In dettaglio queste sono le scadenze per presentare le domande:
– cittadini italiani: 14 febbraio 2015;
– lavoratori italiani emigrati all’estero, se residenti in uno degli Stati dell’Unione Europea: 15 aprile 2015;
– lavoratori italiani emigrati all’estero, se residenti in uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione Europea: 15 maggio 2015;
– stranieri titolari di carta di soggiorno e stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo: 20 marzo 2015;
– lavoratori stranieri emigrati all’estero, se residenti in uno degli Stati dell’Unione Europea: 19 maggio 2015;
– lavoratori stranieri emigrati all’estero, se residenti in uno Stato diverso da quelli appartenenti all’Unione Europea: 18 giugno 2015.
Il bando e la modulistica sono riportati nella pagina “Concorsi, gare e avvisi” dell’area “Amministrazione” del sito internet del Comune. Nel bando sono contenuti tutti i requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica, tra cui il reddito annuo (desumibile dalla dichiarazione fiscale presentata nel 2014 e riferita al reddito prodotto nel 2013) che non deve essere superiore a 15.853,63 euro.
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