“La previsione di un febbraio nevoso salva le settimane bianche degli italiani ma scongiura anche il rischio siccità dopo un 2014 che si è classificato in Italia come l’anno più caldo della storia, da quando esistono i rilevamenti climatici nel 1880″. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che “la neve è importante per ripristinare le scorte nelle falde acquifere e nei bacini lacustri e laghi alpini. Anche nella prima decade dell’anno infatti le temperature medie sono state complessivamente superiori alla norma dopo che, secondo una analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, nell’anno appena trascorso- sottolinea la Coldiretti- si è registrata una temperatura superiore di 1,45 gradi rispetto alla media per l’effetto combinato di un’estate fresca molto fresca e del caldo anomalo soprattutto in autunno ed in inverno”.
Coldiretti sottolinea: “Il clima ha già avuto nel 2014 pesanti effetti sui raccolti Made in Italy che hanno registrato tagli che vanno dal 35 per cento dell’olio di oliva italiano al 15 per cento per il vino fino al 50 per cento per il miele, mentre il raccolto di castagne è stato da minimo storico. Siamo di fronte- conclude la Coldiretti- ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ed anche l’aumento dell’incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti che colpiscono l’agricoltura”.(Dire)
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