“Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la costituzione”. Queste le parole pronunciate dal capo dello stato Sergio Mattarella nell’aula di Montecitorio.
IL DISCORSO IN PILLOLE – “Un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranita’ del nostro popolo e le danno voce e alle regioni qui rappresentate”. Ha iniziato così il suo discorso alla Camera il neo presidente della Repubblica, di fronte al Parlamento riunito in seduta comune.
“Avverto pienamente la responsabilita’ del compito che mi e’ stato affidato, di rappresentare innanzitutto l’unita’ del nostro Paese ma anche l’unita’ costituita dalle attese e dalle aspirazioni dei nostri concittadini che rischia di essere diffice, fragile, lontana”.
“Al consolidamento finanziario si accompagni una robusta iniziativa di crescita”.
“I giovani parlamentari portano in queste aule le speranze e le attese dei propri coetanei. Rappresentano anche, con la capacita’ di critica, e persino di indignazione, la voglia di cambiare'”.
“Parlare di unita’ nazionale significa ridare al paese un orizzonte di speranza“, spiega. “La lungacrisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo”. “Condizione primaria per riaccostare gli italiani alle istituzioni e’ intendere la politica come servizio al bene comune, patrimonio di ognuno e di tutti”, è l’idea di Mattarella.
“L’urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunita’, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte”. È “significativo che il mio mandato inizi durante un’ampia riforma costituzionale. Auspico che questo percorso sia portato a compimento allo scopo di rendere più adeguata la nostra democrazia”.
“Nel linguaggio corrente si e’ soliti tradurre il compito del capo dello stato nel ruolo di un arbitro, del garante della costituzione. E’ un’immagine efficace. All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere, e sara’, imparziale“.
“La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Parlamento riunito in seduta comune. “La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicitazione delle regole del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci”. E’ “allarmante- commenta-, la diffusione delle mafie, antiche e nuove, anche in aree geografiche storicamente immuni. Un cancro pervasivo, che distrugge speranze, impone gioghi e sopraffazioni, calpesta diritti”. Nella “lotta alle mafie abbiamo avuto molti eroi. Penso tra gli altri a Giovanni falcone e Paolo Borsellino. Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci. E una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere”.
“Come e’ stato piu’ volte sollecitato dal presidente Napolitano, un’altra priorita’ e’ costituita dall’approvazione di una nuova legge elettorale, tema sul quale e’ impegnato il parlamento”.
“L’attuale Pontefice, Francesco, che ringrazio per il messaggio di auguri che ha voluto inviarmi, ha usato parole severe contro i corrotti: ‘uomini di buone maniere ma di cattive abitudini. ”
“La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile”.
“La minaccia è molto profonda e più vasta, l’attacco è ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e convivenza”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parla del terrorismo, al Parlamento in seduta comune, osservando che “per minacce globali servono risposte globali. Un fenomeno così grave- conclude- non si può combattere rinchiudendosi nel fortino degli stati nazionali. La lotta al terrorismo va condotta con fermezza, intelligenza, capacità di discernimento. Una lotta impegnativa, che non può prescindere dalla sicurezza: lo Stato deve assicurare il diritto dei cittadini a una vita serena e libera dalla paura”. “Siamo inorriditi dalle barbare decapitazioni di ostaggi, dalle guerre e dagli eccidi in Medio Oriente e in Africa, fino ai tragici fatti di Parigi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso al Parlamento. “Il nostro Paese ha pagato più volte, in un passato non troppo lontano, il prezzo dell’odio e dell’intolleranza“. “Considerare la sfida terribile del terrorismo fondamentalista nell’ottica dello scontro tra religioni o tra civiltà sarebbe un grave errore. La minaccia è molto più profonda e più vasta. L’attacco è ai fondamenti di libertà, di democrazia, di tolleranza e di convivenza”, spiega il Presidente.
“L’Unione europea rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio”.
“Occorre continuare a dispiegare il massimo impegno affinchè la delicata vicenda dei due nostrifucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria”.(Dire)
Foto: Massimo Valicchia – NurPhoto.com
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