In Italia la violenza contro le donne registra numeri allarmanti: ogni 3 giorni una donna viene uccisa dal partner, dall’ex o da un familiare. Di chi subisce violenza, solo il 7,2% denuncia l’accaduto, mentre un terzo, addirittura, trascorre una vita senza parlarne mai con nessuno. In un anno sono infatti oltre 14 milioni gli atti di violenza contro le donne (dallo schiaffo allo stupro), più di 1 milione le vittime. A pochi giorni dall’avvio della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi contro la violenza sulle donne ‘Le parole non bastano più’, WeWorld ha presentato oggi a Roma, presso l’Hotel Nazionale, ‘Diritti contro la violenza: le leggi regionali sulla violenza contro le donne. Analisi comparata’, la prima indagine che mette a confronto le leggi regionali ad oggi in vigore per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne.
Ma in che modo le Regioni hanno dato risposta a questo problema? “Nel corso degli ultimi anni- è emerso dall’incontro- tutte le Regioni italiane hanno cercato di trovare strumenti per affrontare efficacemente il fenomeno: dalla definizione delle reti e dei servizi territoriali, per offrire aiuto alle vittime di violenza, fino alle questioni centrali dei finanziamenti e della prevenzione”. Di fronte a questo corpus legislativo, hanno quindi proseguito, “si sente però più che mai la necessità di una legge nazionale che affronti alcune questioni fondamentali”. Questi alcuni dei punti individuati per contrastare la violenza contro le donne: l’esigenza di una governance su servizi e risorse presenti sul territorio; l’urgenza di un raccordo nazionale per monitorare il fenomeno della violenza; l’urgenza di una strategia nazionale di indirizzo.
Nel 2014, intanto, WeWorld ha organizzato un tour nazionale attraversando 14 città italiane per incontrare chi, nei diversi territori, da anni si occupa concretamente del problema. E proprio dal tour è emerso un altro dato sconcertante: oltre all’inaccettabile costo umano, la violenza sulle donne ha anche una pesante ricaduta economica sulla collettività. “17 miliardi di euro- ha fatto sapere ancora l’organizzazione- di cui quasi 2,3 riguardano i costi dei servizi e oltre 14 miliardi di euro quelli umani e di sofferenza, è il prezzo che l’Italia paga alla violenza sulle donne. L’equivalente di una strage in cui perdono la vita 11mila persone”.
Anche per questo, WeWorld torna a chiedere aiuto agli italiani con la raccolta fondi ‘Le parole non bastano più’: fino al 15 marzo 2015 si potranno donare 2 euro inviando un sms o chiamando il numero solidale 45502 per dare un aiuto concreto ha chi ha subito violenza. I fondi raccolti, in particolare, servono a finanziare il progetto ‘SOStegno Donna-sportelli di assistenza psicologica’, aperti H24 e 7 giorni su 7, nei pronto soccorso all’interno di tre ospedali italiani (Roma, Genova e Trieste).(Dire)
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