La proposta musicale per l’ormai tradizionale appuntamento del giovedì sera con il Circolo Giovani Amici della Musica nell’ambito del cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” prosegue con “I quintetti per fiati e pianoforte di Mozart e Beethoven”.
Cinque giovani musicisti abruzzesi o che ruotano attorno ai centri di formazione musicale della regione, si esibiscono all’Auditorium del Parco, giovedì 5 marzo, alle ore 21 in un organico non consueto: quattro strumenti a fiato e un pianoforte: Simona Mancinelli all’oboe, Amerigo Orlando al clarinetto, Francesco Palombo al fagotto, Antonio Russo al corno e Alessandro Sette al pianoforte. Una sfida importante quella fra Mozart e Beethoven su questi brani.
“La cosa migliore che abbia mai scritto finora in vita mia.”, così scriveva l’entusiasta Wolfgang Amadeus Mozart al padre, a proposito del Quintetto per oboe, clarinetto, corno, fagotto e pianoforte KV 45, eseguito in pubblico il primo aprile del 1784 al teatro di corte di Vienna. Dodici anni dopo, un giovane Ludwig van Beethoven, per lo stesso ambiente viennese fatto di salotti, principi e musica da camera, inizia la scrittura di un quintetto dallo stesso organico mozartiano, e sarà la sua op. 16, addirittura anche nella stessa tonalità di Mi bem. Maggiore.
Eseguirli insieme è come tornare a vivere oggi quel confronto artistico straordinario dei due geni della musica e sarà illuminante vedere quanto di Mozart c’è in Beethoven e quanto Beethoven abbia dato poi alla concezione della musica dei secoli futuri.
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