E’ stato presentato oggi, il Report Meter 2014 alla Sede nazionale dell’Associazione Meter onlus (è possibile consultare il tutto su www.associazionemeter.org), alla presenza del presidente don Fortunato Di Noto, del Direttivo, Volontari e Operatori. Nel pomeriggio, in concomitanza del Report, don Di Noto, a Catania, benedirà i nuovi locali della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Durante la presentazione don Di Noto ha dichiarato quanto segue:
Per don Fortunato Di Noto, il sacerdote e fondatore dell’Associazione Meter: “Il Report Meter 2014 sulla pedofilia e pedopornografia nel mondo dimostra ancora una volta come la pedofilia sia un “crimine contro l’umanità”. Non solo denuncia ma aiuto concreto alle vittime di questa nuova forma di schiavitù.”. E ancora: “Quanti bambini devono essere coinvolti nel turpe fenomeno di abuso, violenza, maltrattamento per renderci conto del dramma inascoltato dei bambini perpetrato da adulti, singoli, e organizzazioni criminali per il mercato?”, aggiunge don Fortunato. Per il sacerdote siciliano questo è un Report: “riscontrabile perché non è un sondaggio di agenzie, ma il lavoro di Meter nel contrasto, nella denuncia, nella prevenzione e nell’aiuto delle vittime; è quanto mai una “voce che raccoglie le grida degli innocenti” che attendono l’attenzione internazionale, politica e di assistenza”.
“Bambini ridotti a merce, – ha continuato don Fortunato – oggetti di scambio nelle mani di criminali senza scrupoli; un business che produce anche strumenti di pressione intellettuale (si veda la pedofilia culturale come istigazione alla violenza sessuale sui bambini).
Per questa ragione non possiamo tacere, e chi ha una coscienza e gli strumenti per cambiare sempre di più questo dramma, deve amplificare ciò che il Report racconta.
Don Di Noto ha poi illustrato: “ … una mappatura mondiale dettagliata denunciata alla autorità giudiziaria italiana ed estera. Centinaia di migliaia di bambini ridotti in ‘schiavitù’ e abusi sessuali video e foto prodotti, diffusi e commercializzati attraverso le nuove tecnologie utilizzate dalla pedocriminalità e dai produttori ‘artigianali e professionali’”. “ Sono numeri da far rabbrividire, di vite reali e innocenti, per i contenuti inenarrabili di abuso e violenza che subiscono; accade soprattutto nei ‘paradisi sessuali dei pedofili’ dove rimangono impuniti per l’assenza di collaborazione internazionale nel contrasto da parte degli Stati esteri. In Italia massima collaborazione con la Polizia Postale italiana.
Ogni numero una vittima, le foto “se pur nascoste” presenti in una delle schede rappresentano un campione delle crudeltà che subiscono, nel 90% dei casi non hanno giustizia, sporto una denuncia, né sono stati individuati come vittime. Il pedofilo (nel 50% dei casi) non è solo colui che usufruisce di materiale prodotto e divulgato da altri, ma è anche protagonista attivo della violenza, della produzione, della commercializzazione. Da sottolineare l’aumento vertiginoso del coinvolgimento dei neonati violati (n. 600 c.a.) da donne (70%).
Don Fortunato ha poi concluso, con una nota di speranza, che : “Nonostante tutto Meter, ad oggi, malgrado le sollecitazioni fatte, non riceve il giusto interesse dalle Polizie internazionali per una risposta di collaborazione su un lavoro abnorme e che solo Meter riesce a portare avanti, il lavoro di monitoraggio sulla pedofilia on line, rimane sempre argomento sommerso anche dalle forze politiche che non hanno interesse di mettere in agenda ed in prima linea questa importante lotta alla criminalità pedofilica.
Lascia un commento