Un programma in sette punti con l’obiettivo di ristabilire la collaborazione con gli enti locali con particolare riferimento alle amministrazioni comunali per recuperare il dovuto protagonismo territoriale. Comincia il conto alla rovescia per costruire l’alternativa all’attuale gestione del Consorzio di Bonifica Ovest di Avezzano, che rinnoverà il Consiglio dei delegati il prossimo 29 marzo. Coldiretti ha presentato una lista rappresentativa del territorio consortile e dell’economia agricola fucense con i seguenti candidati: Domenico Cardarelli, Gino Di Berardino, Loreto Bianchi, Idilio Italo Gigli, Adriano Piperni, Salvatore Di Benedetto, Angelo Giommo, Angelo Cofini. Alle urne sono chiamati 5.560 votanti residenti nella zona fucense.
“Il nostro programma si articola in sette punti che hanno tre obiettivi precisi – sottolinea Massimiliano Volpone, direttore Coldiretti L’Aquila – maggiore attenzione ai fattori ambientali e territoriali, efficiente servizio irriguo per le imprese agricole, recupero della relazionalità con enti ed istituzioni per un rinnovato protagonismo territoriale di servizio. Riteniamo strategica la pratica dell’irrigazione delle coltivazioni orticole “fucensi” come fattore legato alla qualità delle produzioni e alla sicurezza alimentare dei consumatori. Infatti, gli elevati standard qualitativi delle produzioni del Fucino, orto del vero “Made in Italy” agroalimentare, possono essere raggiunti solo con la piena disponibilità di risorse idriche e con una elevata qualità delle acque. Per questo – aggiunge Volpone – il Consorzio di Bonifica deve garantire una gestione efficiente della risorsa idrica, intesa nel complesso delle operazioni che la riguardano. Dal prelievo alla distribuzione”. In un momento di congiuntura economica negativa, unitamente alla particolare vulnerabilità a cui è sottoposto il settore agricolo, per Coldiretti le necessità di ammodernamento e di efficienza dei sistemi irrigui non possono tradursi in un ulteriore costo per le imprese ma devono diventare una scelta strategica di uno scenario “politico-pianificatorio” in grado di programmare e sostenere importanti investimenti nel settore irriguo. Da qui, i sette punti del programma elettorale: 1. Ristabilire la collaborazione con gli Enti locali, in particolare con i Comuni, attraverso “accordi di programma” che contengano le esigenze del territorio, rispettando i principi della sussidiarietà attraverso la chiarezza delle specifiche competenze e compiti; 2. Intercettare risorse per le esigenze consortili e per la realizzazione di nuovi interventi negli ambiti operativi, attraverso una relazionalità con le Istituzioni ed un protagonismo territoriale di servizio; 3. Monitorare le situazioni di degrado e sicurezza del comprensorio consortile ponendo in essere azioni di manutenzione, pulizia, tutela e sicurezza delle aree del territorio, dando valore a tale funzione svolta dal Consorzio nei riguardi delle Istituzioni locali e regionali; 4. Programmare, progettare ed eseguire, con l’utilizzo di risorse pubbliche, interventi risolutivi della problematica irrigua del Fucino attraverso l’aumento delle superfici, il miglioramento degli impianti e la dotazione idrica a favore delle imprese agricole; 5. Rimodulare il “Piano di Classifica” per rideterminare gli oneri di “contribuenza” tenendo conto del corretto rapporto tra beneficio apportato dal Consorzio e sopportabilità da parte delle imprese agricole e consorziati per una contribuzione consortile “equa”; 6. Incentivare lo sviluppo di nuove attività consortili che permettano, da una parte di elevare il ruolo e la funzione del Consorzio nei confronti degli Enti ed del Territorio e, dall’altra, di incrementare le risorse economiche extra agricole; 7. Programmare periodiche “verifiche-confronti” con i Consorziati e con le Istituzioni per comunicare l’operatività consortile eseguita e raccogliere le indicazioni di esigenze territoriali.
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