C’erano tutti i protagonisti della ricostruzione questa mattina a L’Aquila, presso la sede dell’Ance, alla conferenza di presentazione del V Salone della Ricostruzione, l’evento fieristico promosso e organizzato da ANCE Abruzzo, insieme ad ANCE L’Aquila, ANCE Chieti, ANCE Pescara, ANCE Teramo, e Carsa srl, in partnership con Bologna Fiere-SAIE, in programma a L’Aquila dal 7 al 10 maggio presso l’ex Agriformula.
Presenti i referenti del direttivo e delle territoriali dell’ANCE, i rappresentanti di istituzioni, associazioni, imprese e ordini professionali, nonché i titolari degli Uffici Tecnici speciali per la ricostruzione di L’Aquila (Raniero Fabrizi), e dei comuni del Cratere (Paolo Esposito). Ad assistere ai lavori anche Alessandra Vittorini, da ieri al vertice della Soprintendenza unica Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del “cratere” e Giampiero Marchesi, neo coordinatore della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Grande interesse e grande aspettativa dunque per questa prossima edizione che prosegue nell’intento di focalizzare al suo interno tutte le dinamiche della ricostruzione, con l’obiettivo ambizioso di diventare la prima «fiera laboratorio» del settore: una vetrina esclusiva per tutte le tecnologie impiegate nella ricostruzione di L’Aquila, il più grande cantiere di edilizia residenziale in Europa per i prossimi 10 anni.
«Il Salone si evolve di anno in anno, ed è diventato ormai un punto di riferimento nel panorama nazionale sulle specificità dell’edilizia ricostruttiva e non solo – così Gianni Frattale, presidente di Ance L’Aquila – La quinta edizione cade nel momento più buio della ricostruzione post sismica e questo genera molta attesa anche sull’aspetto della rendicontazione complessiva che faremo nei vari confronti con le istituzioni. Ci auguriamo che questi quattro giorni siano occasione per mettere a punto efficaci strategie di rilancio di un processo che sembra essersi arenato in ritardi e burocrazia. Una situazione stridente con la grande vivacità innovativa e propulsiva che il settore edile sta dimostrando nel cratere abruzzese».
«Il Salone della Ricostruzione intende sviluppare un confronto produttivo di idee e progetti tra Istituzioni, Enti e Operatori del settore e favorire un’interazione costante tra mondo della produzione e mondo del lavoro – ha sottolineato Enrico Ricci, presidente di Ance Abruzzo – Questa edizione è orientata in particolare sul tema delle politiche urbane in prospettiva di recupero e rigenerazione del costruito. Abbiamo a tale scopo contattato uno dei massimi esperti internazionali di rigenerazione e bioarchitettura, l’Arch. Mario Cucinella che dedicherà una sessione formativa all’interno del Salone. Anche alla luce della nuova domanda urbana, è necessario rivedere le politiche di espansione territoriale orientandosi verso il riuso e la riqualificazione e, in tal senso, in un cantiere così importante, come quello del nostro capoluogo e dei comuni del Cratere, molte esperienze possono fare da volano. Occorre un piano strategico per promuovere un progetto integrato di rigenerazione caratterizzato da una visione alternativa di sviluppo urbano, economico e sociale attivando tutte le sinergie in un modello partecipato che veda la Regione Abruzzo coma capofila».
Il Salone è artefice di un percorso che punta a promuovere e sviluppare una ricostruzione all’insegna della qualità e della sostenibilità, grazie a Officina L’Aquila, progetto ambizioso rivolto alle eccellenze dell’edilizia innovativa. Un network esclusivo tra territorio aquilano e imprese produttrici, costruito per trasformare l’evento fieristico in un laboratorio permanente, finalizzato al miglioramento della qualità della ricostruzione attraverso formazione continua, networking e accordi commerciali.
Un progetto corale che coinvolge tutta la filiera della ricostruzione attraverso il Comitato dei Promotori. Istituzioni, Ordini professionali, Associazioni di categoria, Soprintendenze, Fondazioni, Università, Imprese e Consorzi chiamati a fornire spunti e contributi strategici per la costruzione del programma culturale e dell’impianto espositivo della rassegna. Accanto alla parte espositiva, aperta a nuovi settori con spazi dedicati all’arredamento e all’antisismica, oltre all’area riservata a Officina L’Aquila, il Salone della Ricostruzione 2015 propone infatti un’interessante e articolata offerta convegnistica sui temi più attuali del costruire contemporaneo.
«Tema di fondo di questa edizione del Salone della Ricostruzione – conferma Roberto Di Vincenzo di Carsa, coordinatore della manifestazione – è quello del consolidamento e del radicamento del progetto per una ricostruzione di qualità del territorio nel tessuto economico, imprenditoriale e professionale aquilano e abruzzese che vede il suo perno nel Comitato dei Promotori. Un’assemblea che riunisce tutti gli attori che operano attorno alla ricostruzione con l’obiettivo di dare finalmente l’avvio a un’azione di rendicontazione sociale del processo di ricostruzione. Strumento essenziale per analizzare se e come al dato di investimento economico si affianchi anche il dato di crescita sociale e culturale di questo territorio e per riferire all’esterno in maniera credibile, unitaria e forte il valore e la qualità della ricostruzione».
Il Salone quindi come luogo ideale per affrontare il tema della rendicontazione sociale del processo di ricostruzione ma anche come laboratorio dedicato alla nuova progettualità in cui le varie rappresentanze –istituzionali, imprenditoriali, associative e formative – impegnate nella ricostruzione parlano un linguaggio comune, utile allo sviluppo e alla valorizzazione di strategie e azioni condivise per la rinascita del territorio aquilano.
Ne è convinto Paolo Esposito, titolare dell’USRC che conferma la partecipazione dell’Ufficio Speciale al Salone con la propria Governance per essere aperti alla comunità e trasparenti nella diffusione dei dati relativi alla ricostruzione nei comuni del cratere «Lo scorso anno abbiamo portato l’Ufficio dentro Officina L’Aquila. Era appena nato il modello parametrico. A un anno di distanza sono oltre 120 le schede approvate per un valore di 142 milioni di euro. Quest’anno saremo ancora presenti per fornire supporto tecnico a progettisti e amministratori. C’è molto entusiasmo intorno a questa presenza perché è giusto ciò che stiamo facendo e dobbiamo imparare di più a raccontare. In fondo non stiamo facendo cosi male».
Anche il Comune dell’Aquila sarà presente al Salone, come ha confermato il Primo Cittadino, Massimo Cialente «Sono lieto di constatare che intorno a questo tavolo siano riuniti tutti i protagonisti della ricostruzione. Il Salone rappresenta un momento per discutere su come si sta ricostruendo. In quei giorni faremo il punto sulla legge della ricostruzione (ex legge Legnini), anche per denunciare un aspetto: questa ricostruzione è vittima di una grande mancanza di consapevolezza che sta provocando dei ritardi enormi. Abbiamo un approccio dilettantistico da parte del Governo. Il problema relativo ai S.A.L. è drammatico insieme ad altre lentezze burocratiche che creano difficoltà estreme alle imprese e all’intera economia del territorio».
Difficoltà che riguardano anche i progettisti, così come sottolineato da Elio Masciovecchio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila. «Voglio ricordare che accanto alle imprese ci sono i professionisti che hanno già predisposto una quantità di progetti abnorme. Poche invece le pratiche».
Daniele Becci, vice presidente di Unioncamere Abruzzo, ha posto l’accento sul ruolo strategico dell’Aquila per il rilancio dell’edilizia «Sono convinto che questa grande vetrina che è L’Aquila vada sfruttata per lanciare un grido di allarme rispetto a una settore strategico per la nostra economia. Vorrei ricordare che il nostro Paese è il più volgare dal punto di vista dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. Altrettando drammatica è la situazione dell’occupazione. L’edilizia purtroppo in questi anni è stata una vera e propria fucina di produzione di disoccupati».
Presente alla conferenza anche l’architetto Alessandra Vittorini fresca di nomina. «Due cose sono importanti in questo percorso: la continuità e la collaborazione. Il Salone si colloca nel bel mezzo di questa riorganizzazione del Ministero dei Beni culturali che non sarà indolore. Questo è un momento particolare che prevede tempi di assestamento e di riorganizzazione degli uffici».
Rigenerazione urbana, bioarchitettura, antisismica e rendicontazione sociale, dunque, i grandi temi dell’edizione 2015 del Salone.
In materia di rigenerazione urbana un grande contributo viene dall’Arch. Mario Cucinella, chiamato a collaborare con il Salone della Ricostruzione in virtù della sua profonda conoscenza dei temi della quinta edizione: «Ho accettato l’invito del Salone e sono qui perché ci sono delle priorità molto importanti in questi anni a venire legate a questo concetto che va oltre il tema della ristrutturazione e interviene attraverso un processo partecipato della popolazione. Ci sono gli edifici che rappresentano l’hardware e le persone che sono il software. Il tema della rigenerazione urbana è strettamente connesso a quello della bioarchitettura o comunque dell’architettura delle performance. Voglio ricordare che il frame work europeo del 2030 parla della decarbonizzazione dell’Europa e ne parla in termini di ottenimento di risultati sulla riduzione dell’emissioni di CO2 attraverso la rigenerazione urbana che innesca un meccanismo sia di ristrutturazione sia di coinvolgimento sociale. Ritengo che L’Aquila possa diventare il più grande laboratorio in Europa su questi temi».
L’architetto Mario Cucinella è il fondatore della S.O.S., School Of Sustainability, volta alla formazione di nuove figure professionali nel campo della sostenibilità. L’iniziativa è stata presenta lo scorso 17 febbraio a Roma, presso la sede nazionale dell’Ordine degli architetti, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti e di Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. S.O.S. È la prima scuola professionale post-graduate per la sostenibilità in architettura.
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