“Un premio inaspettato. Ho partecipato ma non pensavo che sarei riuscito a vincere”. E invece alla fine ce l’ha fatta. Francesca Pallone, 26 anni, della provincia di Frosinone, (“sono di Roccasecca, scrivetelo”) laureata in Geologia Applicata all’Ingegneria, al Territorio ed ai Rischi presso l’Università La Sapienza di Roma (“Un posto squisito, non è affatto il caos che si dice”), è la vincitrice del premio di Laurea dedicato agli studenti scomparsi a L’Aquila edizione 2015, AVUS 2009, istituito dal Consiglio nazionale dei geologi (Cng), dall’Associazione vittime universitarie del sisma (Avus) e dalla Fondazione Centro Studi del CNG. Il 26 marzo a Roma, in Campidoglio, le sarà consegnato il premio.
E proprio la tesi di Francesca ha dato vita ad uno studio innovativo. Secondo il Consiglio dei geologi, infatti, “ha sperimentato una nuova metodologia per l’analisi della predisposizione all’innesco di frane causate da forti terremoti. Un risultato estremamente importante per un Paese come l’Italia dove non mancano frane indotte da sismi intensi anche del passato”.
“Sono contenta di aver vinto questo premio- racconta a Diregiovani.it- Mi onora, viene riconosciuto il proprio lavoro. Ringrazio i professori e i ricercatori che mi hanno seguito. Ho lavorato molto sull’importanza della prevenzione, dei rischi del territorio italiano. Bisognerebbe lavorare affinché ci siano meno danni in caso di scosse. Il rischio non si elimina, ma forse si può ‘domare’”.
Alla cerimonia interverranno, riferisce la nota del Consiglio nazionale dei geologi, Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Paola Inverardi, Rettrice dell’Universita’ degli Studi dell’Aquila, Luciano D’Alfonso, Presidente della Regione Abruzzo, Vittorio D’Oriano, Presidente della Fondazione Centro Studi del CNG, Maurizio Pucci, Assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. Invitati anche ministri, rappresentanti del Governo.
La vita per un geologo, a maggior ragione per chi è fresco di laurea, “non è facile, in Italia lo spazio è poco. Per noi giovani laureati è sicuramente difficile, ma non impossibile. Il lavoro è fermo e la ricerca non è molto finanziata. Ci potrebbe essere più spazio per tutti- continua- Io sono stata fortunata, oggi sto facendo un tirocinio presso uno studio e imparo tanto. È anche vero che non so che fine farò. Ma non voglio arrendermi, non voglio fuggire all’estero. Spero di riuscire a ricavarmi un piccolo spazio”.
Francesca è originaria della Ciociaria, una zona “abbastanza a rischio dal punto di vista del rischio sismico, soprattutto nella parte verso l’Appennino”. Non dimenticherà facilmente quanto successo a L’Aquila il 6 aprile del 2009, quando il terremoto causò la morte di centinaia di persone: “Ho vissuto quei giorni con angoscia- ricorda- La mia migliore amica era lì, per fortuna ne è uscita illesa. Ero a Roma, la scossa l’ho avvertita, ero in ansia per la mia amica, per fortuna poi è riuscita a scappare. Da come ricordo, nelle costruzioni non erano stati rispettati tutti i canoni. Se ci fosse stato un maggiore controllo, forse… Vediamo il Giappone, dove convivono con il terremoto”.
A proposito della sua scelta, prova a spiegarsi così: “La scienza mi è sempre piaciuta, fin da piccola. Sono una persona pragmatica, guardo alle cose con occhio critico. Vuoi anche per la passione, al mio ultimo anno di liceo ho pensato che poteva essere la mia strada. All’università ho trovato persone che mi hanno stimolato. Crescendo, andando avanti, mi sono appassionata. E oggi sono una geologa”.
Adriano Gasperetti- Dire
Foto: Manuel Romano-NurPhoto.com
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