Natura incontaminata, luoghi storici e tradizioni culinarie. Ma Campo Tures, nella provincia autonoma di Bolzano, non è ‘solo’ questo. Infatti, questo piccolo paese di circa cinquemila anime immerso nel cuore della Valle Aurina, nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, in Alto Adige, ha l’ambizione di diventare il primo ‘Comune a zero emissioni’ di CO2 e per raggiungere l’obiettivo produce già oggi più energia di quanta ne consumi grazie a un mix di tecnologie innovative che producono energia rinnovabile, dalle biomasse al biogas, al solare, all’eolico, alla cogenerazione e grazie a edifici ad alta efficienza energetica. Oggi, in questa piccola realtà fa tappa il Tour ‘Comuni rinnovabili’, organizzato da Legambiente, in collaborazione con la Fiera di Bolzano e in occasione di Klimaenergy e Klimamobility.
Il ‘modello Campo Tures’, è un “modello replicabile in tutti i 5.700 piccoli comuni italiani- spiega Legambiente- lo scopo del tour è proprio quello di far vedere alla stampa, ai cittadini interessati e agli amministratori locali che una svolta 100% rinnovabile è possibile”.
Campo Tures, uno dei borghi sui quali sventola la Bandiera Arancione, assegnata dal Touring club Italiano ‘alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità’, “è gestore e si occupa della manutenzione della rete elettrica e termica comunale e punta molto sulla riduzione dei consumi e grazie alla cooperativa energetica locale i cittadini, che sono anche soci, possono beneficiare di prezzi molto ridotti dell’energia, prezzi che si riducono anche del 30%, nel 2013 ad esempio il risparmio è stato di circa 340mila euro”, spiega Wolfgang Mair, assessore all’Ambiente e al Turismo del Comune.
Tre sono i principi che rendono la filosofia di Campo Tures: “Ognuno può avere una produzione di energia, ma la distribuzione deve rimanere in mano al pubblico- prosegue Mair seconda e terza regola i cittadini devono partecipare e devono essere sensibilizzati sin da piccoli”. Turismo e rinnovabili sono un binomio possibile, anzi proprio grazie a queste ultime il turismo riesce a posizionarsi meglio sul mercato. E proprio su questo binomio che ha puntato il comune di Campo Tures nella provincia autonoma di Bolzano.
Tre i fiori all’occhiello che rappresentano la filosofia a ‘emissioni zero’ del comune ‘rinnovabile’: – La piscina e centro wellness pubblico ‘Cascade’ con approvvigionamento energetico 100% rinnovabile. Vincitore del premio di architettura dell?Alto Adige nel 2011, la struttura è comunale ed è stata realizzata secondo gli standard CasaClima A e grazie un innovativo concetto energetico garantisce la copertura dell’intero fabbisogno energetico con fonti rinnovabili.
L’impianto idroelettrico di grande taglia in funzione dall’agosto 2008 e che ha una potenza massima 18MegaWatt elettrici con una produzione media annua di circa 65 milioni di kWh (calcolando che il consumo elettrico dell?intero Comune è di circa 20 milioni di kWh).
L’innovativo serbatoio dell’acqua potabile che fornisce diverse frazioni del Comune di Campo Tures e viene utilizzato anche per la produzione di energia elettrica. Con un volume di serbatoio di 2500 metri cubi, l’acquedotto viene utilizzato per la produzione di energia elettrica e la potenza di turbina è di 100 kWe.
Il comune, che punta ad essere 100% rinnovabile “è uno dei ‘virtuosi’ che devono essere d’esempio a tutti gli altri piccoli comuni d’Italia- spiega Legambiente che ha organizzato il tour nel Comune anche in occasione della Fiera Klimaenergy di Bolzano- Campo Tures fornirà sicuramente una rete di know how utile”.
Serena Tropea-dire
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