“Se non ora quando? si deve andare a nuove elezioni politiche per dare dignità e legittimità a un parlamento incostituzionale di nominati? Se non ora quando? Non ci sono più innocenti. I Tartari sono nella fortezza e noi stiamo sempre più assomigliando a loro. Se non ora quando? E’ troppo tardi per stare calmi”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo ‘Se non ora quando?’.
“Gli italiani stanno aspettando da un pezzo un liberatore, un eroe, un nuovo Robin Hood, un Garibaldi. Qualcuno che ‘metta finalmente a posto le cose’- scrive Grillo- gli italiani sono tanti sottotenenti Giovanni Drogo assegnati alla Fortezza Bastiani nel romanzo di Buzzati: ‘Il deserto dei tartari’ in cui La Fortezza è l’ultimo avamposto ai confini settentrionali del Regno e domina una desolata pianura chiamata ‘deserto dei Tartari’, un tempo minacciata da continue incursioni. Da innumerevoli anni nessun nemico appare e l’esistenza di Drogo si consuma per decenni in attesa di un combattimento che non verrà mai”.
Ecco, prosegue il leader 5 stelle, “l’italiano è in attesa, ma neppure lui sa di cosa. Non ci sarà nessuno che venga a salvarlo dalla mafia, dalla corruzione, dalla massoneria. Nessuno ci toglierà dai piedi questi partiti dominati da finanzieri e affaristi se non lo fa da solo. Se non ora quando? Quando? Questa è la domanda. Non c’è un troppo tardi o un troppo presto. C’è solo l’ora, l’adesso”.
“Se non ora quando?- insiste Grillo- Ci libereremo da questa attesa che ci sfinisce? Nessuno ci potrà salvare al di fuori di noi stessi. Denunciando, mettendoci in gioco, rischiando qualcosa, bloccando ogni porcata a livello locale. Se non ora quando? non è una domanda retorica, è un’invocazione, un appello. Di cos’altro c’è bisogno per svegliare le coscienze dopo le ruberie di Stato della Tav, di Mafiacapitale, del Mose, dell’Expo, dei dissesti idrogeologici che hanno trasformato il Paese in una immensa frana? Quante altre schifezze istituzionali come l’eliminazione del Senato e l’elezione di ben tre presidenti del consiglio senza elezioni e senza passare dal Parlamento dovranno avvenire?”.(Dire)
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