“New Media Center: Videocommunity” entra nel vivo. Il progetto di comunicazione sociale dell’Associazione L’Impronta finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro e patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e diverse Associazioni di volontariato locali e nazionali, che si pone l’obiettivo di creare un canale televisivo multiforme, all’interno della già consolidata realtà di tiKotv, la Web Tv sociale di proprietà dell’Associazione L’Impronta, per raccogliere, trasmettere e condividere video prodotti dalle comunità al fine di stimolare lo scambio di conoscenza e la crescita del tessuto sociale. Il progetto, che inizialmente mirava a formare una decina di giovani tra i 18 e 28 anni, domiciliati nella Provincia dell’Aquila, ha riscosso molto più successo del previsto, con la formazione di una “classe” di circa venti, tra ragazzi e ragazze, provenienti dai quattro angoli del mondo e, ovviamente, da ogni parte della nostra città e dai paesi limitrofi, che hanno risposto con grande entusiasmo alla possibilità offerta loro, a titolo completamente gratuito, dall’Associazione.
Dopo la prima serie di lezioni tenuta dal consigliere comunale aggiunto Gamal Bouchaib, incentrata sul tema della partecipazione civica e della cittadinanza attiva, ha preso il via anche il secondo ciclo, più indirizzato verso quelli che sono gli obiettivi più propriamente “materiali” del progetto, con una serie di lezioni di Video Comunicazione, che si pongono l’obiettivo di fornire ai partecipanti le basi nozionistiche della ripresa video e delle tecniche di montaggio, necessarie per poter creare una serie di video di interesse sociale, da riversare poi nel canale della Video Community, all’interno di tiKotv. Successivamente, il corso continuerà con una serie di lezioni riguardanti il tema delle nuove dipendenze, incentrate cioè su tutte quelle nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l’uso di alcuna sostanza chimica e nelle quali l’oggetto della dipendenza è un comportamento o un’attività lecita o socialmente accettata come lavorare, fare acquisti, navigare su internet, giocare, etc. Infine, si passerà alla tematica del giornalismo di pace, ovvero quel tipo di giornalismo nel quale redattori, editori ed inviati compiono scelte su cosa riferire e come, cercando di creare, per la società nel suo complesso, opportunità di considerare e valutare risposte nonviolente ai conflitti. Come le lezioni precedenti, anche quelle dei prossimi due cicli saranno tenute da affermati professionisti del settore, che guideranno i partecipanti con la loro esperienza.
Luca Marrelli
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