Il Governo attraverso il Viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, ha escluso che vi siano rischi e pericoli sul piano sismico, sul piano idrogeologico e sul piano delle emissioni inquinanti nella realizzazione del Gasdotto Snam che collegherà il Sud con il Nord, da Massafra a Minerbio.
Si tratta di una decisione incomprensibile e provocatoria per le Comunità locali, che da anni si stanno opponendo a questa opera, con argomenti tecnici e studi specifici che sconsigliano la realizzazione del Gasdotto, soprattutto in alcuni territori ad alto rischio sismico e di grande pregio naturalistico.
Il Governo privilegia le ragioni economiche ed imprenditoriali della Snam e non tiene in alcun modo le ragioni addotte da Regioni, Comuni, Comitati e, soprattutto, non tiene conto della sicurezza delle popolazioni che convivono con il rischio dei dissesti idrogeologici e con il dramma dei terremoti.
L’Abruzzo e L’Aquila, in particolare, hanno pagato con la perdita di 309 vite umane la rassicurazione avuta dalla Commissione Grande rischi e dal Potere istituzionale, nei giorni precedenti il sisma!
Oggi, le Istituzioni dovrebbero avere una maggiore prudenza ed evitare decisioni non supportate dalla certezza totale della sicurezza assoluta, perché la sicurezza dell’uomo viene sempre prima di ogni calcolo economico.
Se un evento calamitoso o sismico non è prevedibile, di sicuro non si può prevedere che lo stesso non avvenga e non si può escludere che opere impattanti che stressano il suolo possano contribuire ad un disastro umano.
Nel dubbio è meglio evitare, è meglio prevenire un disastro che piangere dopo: ma l’esperienza non insegna molto ai Governanti!
L’Italia dei Valori farà sentire la sua voce nelle sedi opportune, a cominciare dal Parlamento, per impedire quest’opera che mette seriamente a rischio la salute e la sicurezza di milioni di Italiani.
Lelio De Santis
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