“Clima fortemente oppressivo, di continuo controllo e con frequenti minacce di sanzioni disciplinari per noi Ufficiali della Riscossione e Funzionari Responsabili della Riscossione Soget SpA non reticenti”. E’ quanto ha dichiarato l’Ufficiale di Riscossione M.R. alla nostra testata, assistito dall’Avvocato Sigmar Frattarelli, dopo l’articolo apparso sul quotidiano “Il Centro” del 05/04/15 (Allegato 1).
“Forti erano le limitazioni nell’esercizio della nostra attività esecutiva, ogni violazione alle regole aziendali illegittimamente imposte comportava rimproveri continui e costanti controlli. La Direzione aziendale Soget SpA – ha proseguito l’Ufficiale della Riscossione – da anni vessa e mette sotto pressione gli Ufficiali della Riscossione e Funzionari Responsabili della Riscossione per produrre procedure esecutive non regolari e illegittime, interferendo gravemente nel Pubblico Ufficio di cui è titolato – al quale la norma vigente affida tutti i poteri dell’azione esecutiva fiscale – oltre che alla riscossione di diritti esecutivi non esigibili, addirittura con la ingiusta e arbitraria richiesta di recuperare a proprio carico detti diritti esecutivi non riscossi seppure illegittimi. Il tutto ha già rappresentato nel corso degli ultimi anni oggetto di denunce-querele presso le Procure territorialmente competenti.
La parola “precario” indica chi è assunto con contratto a tempo determinato, ma oggi chi può veramente dire di avere una stabile occupazione? A volte anche chi è assunto a tempo indeterminato vive con la paura di ritrovarsi di punto in bianco disoccupato. L’Ufficiale della Riscossione e Funzionario Responsabile della Riscossione ha chiosato dicendo: “Assistiamo impotenti, infatti, alla svalutazione del lavoratore e delle sue capacità. Ciò che un tempo era considerato utile diviene superfluo e si lavora con la consapevolezza che il datore può sostituirci con altre 10 persone ugualmente motivate e preparate, disposte ad accettare “ricatti” pur di mantenere il proprio posto di lavoro. E’ quanto sta accadendo in Soget SpA e che io e gli altri ufficiali non reticenti abbiamo denunciato subendo licenziamenti illeggittimi.”.
Racconto inquietante quello riportato dall’ex dipendente, considerate le vicende giudiziarie di cui la Soget SpA si è resa protagonista negli ultimi anni e che avrebbero manifestato la inaffidabilità della società di riscossione pescarese (Allegato 3), di cui molti Enti avrebbero già preso atto, mentre altri parebbero non ancora essersi accorti, tra i quali l’ultimo filone d’inchiesta condotto dal PM Gennaro Varone, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Pescara, dai quali atti parebbe emergere che, oltre a mettere a rischio le finanze pubbliche con condotte “sospette” per una interpretazione che parebbe proprietaria dell’attività esattoriale, che vede indagato per truffa ai danni dello Stato il Direttore Generale della società, Gaetano Monaco, nelle procedure esattoriali messe in atto sembrerebbe non si preoccupassero di commettere abusi negli atti emessi contro ignari e ignoti cittadini, mentre dall’altra parebbe che “graziassero” illecitamente i soliti noti.
Emblematico il caso del Consigliere Regionale abruzzese di Forza Italia, Lorenzo Sospiri che, solo dopo l’intervento della Magistratura, che in questo caso e suo malgrado ha supplito anche alle funzioni di esattore, sembrerebbe che si sia sentito in obbligo di pagare quanto dovuto a vario titolo allo Stato, come ogni normale cittadino, mentre per la Soget SpA era “irreperibile” e “inesigibile”.
Quello che si sta delineando presso il Comune di Pescara è un caso isolato, oppure il frutto di un vero e proprio modus operandi, così come denunciato dagli Ufficiali della Riscossione e Funzionari Responsabili della Riscossione non reticenti Soget SpA?
Perché ancora oggi altri Enti, con le casse sempre più vuote, continuano a prorogare i rapporti di concessione del servizio con Soget SpA, per nulla preoccupati da quello che sta emergendo dall’indagine di Pescara, già preceduta da altri fatti giudiziari rilevantissimi, come la condanna a cinque anni inflitta dalla Corte d’Assise di Taranto nel marzo 2014 all’allora presidente della Soget SpA Maria Piccoli, con accuse mosse a vario titolo e in concorso con dirigenti comunali quali truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione e peculato?
Sulla posizione e il ruolo avuto in questi ultimi anni dalla società pescarese pensiamo vada fatta maggior chiarezza in modo tale che la “Casta” non rimanga dov’è, a rubare e distruggere risorse prodotte dal lavoro dei cittadini.
Soget SpA, ha avuto paura di suoi sudditi non reticenti, ha temuto che la limitazione della libertà di là dal giusto, dal razionale, poteva produrre rivolte? Per questo ha licenziato gli Ufficiali della Riscossione e Funzionari Responsabili della Riscossione non reticenti?
Il libro di Spinoza Dictionary, pubblicato negli Stati Uniti dalla Philosophical Library, nel 1951, prefazione di Albert Einstein. Opere spinoziane tradotte in un inglese ottocentesco.
Alla voce Obbedienza c’è una citazione dal Capitolo XVII del Trattato Teologico-Politico: “Se coloro che sono i più temuti possedessero il maggiore dominio, il maggior potere lo deterrebbero i sudditi del tiranno, perché costoro son coloro che i tiranni temono maggiormente”.Secondo Spinoza il tiranno intende esaurire la differenza tra il diritto naturale dei soggetti e la legge dello Stato, come in un’immagine di Adone Brandalise: “Colmare il vuoto con una gettata di cemento”. Tuttavia i tiranni temono massimamente i sudditi perché il ghetto di cemento provoca rivolte. Per questo il tiranno inganna i sudditi mostrando insegne mitiche, religiose, nazionalistiche che li tengono a freno. Così i sudditi combattono per la propria schiavitù, come se combattessero per la propria salvezza.
Infatti l’Ufficiale della Riscossione e Funzionario Responsabile della Riscossione Soget SpA M.R. ha concluso dicendo che “spera e confida nella Magistratura e nel Ministero dell’Economia e delle Finanze per una salvezza, anche se tardiva, della situazione, così come fu fatto però celermente nel lontano 1995 con il caso SERIT”. Fatto tornato alla ribalta con una recente sentenza della Cassazione (Allegato 2) che ha condannato Equitalia (Agente della Riscossione Subentrante) al risarcimento del danno, poiché l’allora dipendente SERIT, P. A. era stato oggetto di sanzioni disciplinari e dell’ostilità dei colleghi nella totale indifferenza del datore di lavoro perché si era rifiutato di partecipare, ai danni dei contribuenti, al sistema di false notificazioni allora in voga presso l’agenzia di riscossione – al fine di impedire diffusi e ripetuti comportamenti illegittimi da parte dei lavoratori e per evitare condotte censurabili e gravi – capaci di divenire “prassi” – suscettibili per le loro modalità attuative di incidere sulla stessa integrità psico-fisica di chi a tale condotta intende opporsi.
Le persone, per essere assoggettate, devono essere tristi. La tristezza abbassa le vibrazioni del corpo. Il corpo del tiranno s’insedia nel nostro, c’impedisce di agire verso il desiderio, limita il diritto naturale oltre il necessario. Negli studi clinici da tempo si osservano i risultati della situazione sociale. Sono cominciati con imprenditori fallimentari suicidari, studenti che non riescono a star dentro a piani di studio burocratizzati, dottori di ricerca disoccupati per avere pensato diversamente dal barone, laureati costretti a tirocini infiniti, dipendenti a tempo determinato che lavorano dieci-dodici ore per quattrocento euro, che vengono licenziati alla prima obiezione, mobbizzati, vittime di capi narcisisti, sadici, ben più patologici di loro.
Che cosa si può aggiungere a queste idee pubblicate nel 1670? Possiamo registrare progressi? Caspita! La nomenclatura delle passioni è stata trasformata. Le tristezze, le nostalgie, le malinconie, l’Angst, gli abbattimenti d’animo, le mortificazioni, i blues, la mestizia, l’ozio, la pigrizia, i rimorsi, i rancori, le lunaticità, le idiosincrasie, le solitudini, gli sconforti, il desiderio d’esser lasciati nel proprio brodo, gli incubi, la fatica, l’abulia, la debolezza della volontà, la stanchezza, le astenie, gli esaurimenti nervosi, le ipotonie, le catatonie, gli stupori, il sonnambulismo. Una serie infinita di stati d’animo e condotte, differenti e sfumate, è chiamata con un solo termine, depressione, la conseguenza di un flusso chimico. Questa neolingua clinica, impoverita, tecnica, è un disastro culturale.
In poche parole, se sei licenziato e cadi in uno sconforto profondo la colpa è dei tuoi neurotrasmettitori, una volta ci si ribellava, ora si cade in depressione. La teoria dei flussi chimici ha una piega eversiva, diventa la prescrizione paradossale alla rivolta, perché se non si reagisce ai licenziamenti è dovuto a masse di popolazione depressa, senza speranze. I flussi chimici sono cambiati storicamente. O forse non è cambiato molto, si è semplicemente ribaltato il paradosso spinoziano, il tiranno oggi non teme più i suoi sudditi, perché questi non reagiscono più, si deprimono, è un problema chimico.
Come si spiega il paradosso ribaltato di quest’epoca? Che sia cambiato il metodo? Un tempo si usava Orwell, forse proprio fino al 1984, poi, da quell’anno, partendo da Milano, ha preso piede il metodo Bradbury, è sufficiente eliminare i libri, senza che nessuno si faccia male. Ci si fa male da soli. La felicità non è più la conseguenza di un incontro che accresce le nostre vibrazioni desideranti, bensì la conseguenza dell’incontro con una sostanza chimica.
Ragione e follia rimescolati insieme. Nei totalitarismi tutti al manicomio (dissidenti e folli), oggi (questa la novità) tutti per strada o come dice Vasco Rossi “davanti alle televisioni”.
Il totalitarismo oggi è sublime, alle rivolte si risponde con le depressioni, ai cannoni si sostituisce la chimica. Ma perché nessuno ci dà i dati di quanti morti e quante patologie psichiche hanno prodotto questi governi?
Dopo Spinoza se n’era accorto Freud, che aveva condiviso le sue preoccupazioni con Einstein; bello avere ritrovato quest’ultimo a scrivere la prefazione del dizionario spinoziano. Memorabili sensibili
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[…] SpA,Affari e intrecci Soget SpA: Enti locali, politici, vip… e gli Ufficiali della Riscossione?, Ufficiali Riscossione Soget SpA sottomessi e con disastri psichici, Inchiesta Soget SpA : Sospiri, non riguarda mie sanzioni ‘esigibili’, Inchiesta Soget SpA: […]
[…] (Allegato C,Allegato B), e oggetto di numerosi esposti presso le Procure abruzzesi e non solo. Gli Ufficiali della Riscossione non reticenti sarebbero stati addirittura vittime di pesanti sanzioni disciplinari e licenziamenti proprio da […]
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[…] Gli Ufficiali della Riscossione non reticenti sarebbero stati addirittura vittime di pesanti sanzioni… proprio da parte del Presidente Lina Di Lello e dell’ex Direttore Generale Gaetano Monaco perché si opponevano al “sistema”, che vede l’ex Responsabile Esecutivo Domenico Ludovico tra i principali organizzatori: noto in azienda per la sua “spregiudicatezza” nell’organizzare Pignoramenti presso Terzi, decine di migliaia di atti emessi su tutto il territorio nazionale nella più totale inosservanza delle norme in materia (titoli scaduti, importi di minore entità non sollecitati). […]
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[…] della Riscossione Massimo Ridolfi, uno dei massimi esperti in Esecuzione Fiscale – primo a denunciare il modus operandi illegittimo messo in atto sistematicamente dalla SOGET su tutto il territorio nazionale a danno di […]
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