E’ attesa entro oggi la rimozione dalla stele commemorativa degli israeliani, militari e civili, morti nel conflitto con palestinesi e arabi, del nome di Mohammed Abu Khdeir, l’adolescente palestinese di Gerusalemme Est arso vivo lo scorso luglio da tre coloni israeliani legati all’estrema destra. Lo hanno comunicato le autorità israeliane dopo la pressante richiesta giunta dai familiari di Abu Khdeir.
“Siamo più interessati alla decisione del tribunale che ancora deve fare giustizia e condannare severamente coloro che hanno bruciato vivo mio figlio”, ha spiegato ai giornalisti Hussein Abu Khdeir, il padre di Mohammad. “Le autorità di occupazione vogliono migliorare la propria immagine dopo che coloni (ebrei) estremisti hanno ucciso mio figlio”, ha aggiunto, “ma mio figlio se n’è andato e noi vogliamo giustizia, non onori…Che cosa ne viene di buono se iscrivono il suo nome su di una lapide. Che ci diano giustuzia piuttosto”.
In occasione della ricorrenza israeliana della Giornata dei Caduti in Guerra le autorità hanno aggiornato la lista delle vittime, esposta al Monte Herzl nel settore ebraico di Gerusalemme, includendovi anche il nome di Mohammed Abu Khdeir, ucciso per vendetta dopo il rapimento e l’assassinio di tre giovani coloni ebrei avvenuto qualche settimana prima in Cisgiordania, nei pressi di Hebron. Ma l’iniziativa ha suscitato l’immediata reazione dei familiari che attendono ancora, a quasi un anno di distanza dal brutale omicidio, di vedere quali punizioni riceveranno gli assassini.
Accanto al nome di Abu Khdeir, nel sito web del memoriale, sono visibili due lettere ebraiche che significano: “Sia benedetta la sua memoria”, accompagnate da una bandiera israeliana e da due fiori. (Nena News)
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