I morti si aggiungono ai morti nella tragedia senza fine dei migranti che stavolta aggiunge alla lista infinita al 700 nomi, 700 persone in cerca di scampo e speranza, finite in fondo ad un mare che è ormai un cimitero liquido ed uno scandalo per tutti.
“Morti inaccettabili” dice Federica Mogherini, alto rappresentante della Ue, mentre Papa , durante l’Angelus di stamani, ha rivolto un “accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi”.
Matteo Salvini addebita queste morti alla ipocrisia di Renzi ed Alfano ed auspica “un blocco navale”, ricevendo su Twitter, la risposta del il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: “Mentre i nostri uomini raccolgono i cadaveri e salvano vite nel Mediterraneo, gli sciacalli speculano in diretta tv. Nauseante”.
Sullo stesso tenore la reazione di Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri alla Camera. “Rispetto a fenomeni di questa portata Salvini con la sua polemica dimostra purtroppo di essere soltanto uno sciacallo”.
“Uccisi dall’indifferenza”, ha scritto Cècile Kyenge, europarlamentare Pd ed ex ministro per l’Integrazione. “Non c’è blocco navale che tenga, come prospettato da alcune forze politiche populiste, di fronte all’ondata di disperati in fuga dalla guerra: mentono sapendo di mentire. Archiviamo Triton, ed attiviamo subito una nuova operazione europea all’altezza della gravità della situazione e della dignità di ogni vita umana: ‘Europa Nostra’”.
Accorate le parole del Presidente Mattarella che sta seguendo con allarme la vicenda del naufragio, mentre il premier Matteo Renzi è intervenuto da Mantova, dove oggi si apre la campagna elettorale: “Il cuore batte forte, come si fa a restare insensibili quando nel Mar Mediterraneo tutti i giorni c’è una strage? Le notizie di quel che è accaduto a nord della Libia, anche stanotte, sono ancora frammentate e i numeri ancora provvisori, ma destinati a salire: al momento i morti recuperati sono 28, ma sembrano destinati ad aumentare”. L’accaduto impone, secondo Renzi, una riflessione a più ampio raggio: “Come si fa a restare insensibili di fronte a quelle ragazze che in Nigeria sono state rapite un anno fa da Boko Haram? Come si fa a restare insensibili al dolore di intere generazioni che muoiono, in un tempo in cui la comunicazione globale ci impone di sapere tutto? Ma è qui – ha osservato il capo del governo – che si gioca il dramma e la bellezza della politica”. Poi il presidente del Consiglio ha sospeso il tour elettorale e ha fatto ritorno a Roma per seguire la vicenda.
Ma se la destra specula e la sinistra si duole, restano le morti accatastate ed ininterrotte, resta l’indifferenza dell’Europa e l’insipienza del nostro Paese.
Noi siamo con “Libera” che, commentando la tragedia, scrive: “Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E devono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione”.
“Il fenomeno delle migrazioni fa quasi spavento in questo periodo”, afferma il cardinal Vegliò, presidente del pontificio consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, aggiungendo che è assurdo criminalizzare gli immigrati”.
Gentiloni richiama l’Ue alle sue responsabilità, ma lo fa in modo poco convinto e balbettante, senza richiami precisi e richieste ferme indirizzate anche all’Onu.
L’Unhcr (https://www.unhcr.it/dona?gclid=Cj0KEQjwpM2pBRChsZCzm_CU0t4BEiQAxDVFmlDCrvzWTQXQxdcCst7z8X4ZV3w2WP5U8qX5EGE-V7gaAmxm8P8HAQ) , parlando del naufragio della notte scorsa nel Canale di Sicilia ricorda che il bilancio delle vittime dall’inizio di quest’anno è arrivato a 1500.
Negli ultimi sette giorni 11mila i migranti sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera e del dispositivo Frontex e nella sola giornata di giovedì sono stati raggiunti a ridosso delle acque libiche 4 gommoni e un barcone carichi di persone, con interventi, ai quali hanno partecipato anche la Marina Militare e la Guardia di Finanza e due mercantili, che hanno consentito di portare in salvo 574 persone.
Ma non basta, perché l’Europa ci ha lasciato soli girandosi dall’altra parte, non trovando soluzioni alternative “all’intervento armato” o alle “braccia allargate”: “un modo elegante per lavarsi le mani di fronte ad una dramma che sarà sempre più insopportabile dall’Italia”, come ha detto il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino, parlando d’immigrazione su Radio Vaticana.
Nel frattempo Il Mediterraneo continua a essere luogo di morte ed i nostri politici i accontentano di approvare alla Camera della proposta di legge che istituisce la Giornata della memoria e dell’accoglienza il 3 ottobre, giorno del naufragio di Lampedusa nel quale persero la vita 368 persone.
Carlo Di Stanislao
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