Succede che Selvaggia Lucarelli, nota giornalista e molto attiva sui social network, pubblichi ieri su Facebook la foto di una bimba immigrata annegata con questo commento: “Lascio a voi decidere se era una cellula Isis, l’ennesima delinquente o colei che veniva a rubarci il lavoro. Magari Salvini lo sa”. Succede che sono tanti a scagliarsi contro di lei, ma ce n’è uno in particolare che attira l’attenzione di Lucarelli: Giuseppe Grasselli, candidato sindaco della Lega Nord a Canossa, in provincia di Reggio Emilia, che sulla pagina Facebook del gruppo “Sei della Lega Nord se…”, rivolgendosi a lei scrive, “Zitta puttana”.In un post di oggi Lucarelli si augura che “Matteo Salvini e Canossa riflettano un bel po’ sulla sua candidatura”.
Non solo: la giornalista ha chiamato a sorpresa il leghista nel corso della sua trasmissione radiofonica su M2o. All’inizio però tiene nascosta la sua identità e chiede a Grasselli un commento sugli insulti rivolti a Gianni Morandi per un post, sempre su Facebook, a favore degli immigrati. “L’offesa a livello personale e familiare- risponde l’ignaro candidato- non sta mai bene. Mi dissocio sicuramente. L’offesa non esiste e non deve essere”. A quel punto Lucarelli si presenta e chiede perché allora a lei si è rivolta in quei termini: Grasselli, evidentemente imbarazzato, tenta una risposta: “Posso esprimere una mia opinione, so anch’io che non sta bene”. La giornalista incalza: “‘Zitta puttana’ è un’opinione?”.
Grasselli prova a difendersi: “Sono però dell’idea che certi personaggi pubblici di una certa fama…”. Ma Lucarelli non gli dà tregua: “E se ho una certa fama mi devo beccare ‘zitta puttana’ da uno che aspira a fare il sindaco della sua città?“. Il leghista ci riprova: “Va bene, io a questo punto chiedo scusa e basta, però bisognerebbe…”.
“No, bisognerebbe niente- ribatte Lucarelli- Lei non si deve permettere di scrivere ‘zitta puttana’”. Grasselli: “E’ sbagliato, certe cose vengono scritte in momenti di esasperazione”. Ma Lucarelli non ha pietà: “E’ esasperato nei miei confronti? Non ci conosciamo neanche”. Grasselli ribatte: “Non nei suoi, cerchi di capire, non sto a raccontare le mie vicende personali che sono molto delicate”. Lucarelli si chiede, a quel punto, come possa aspirare a fare il sindaco, e quindi a dare il buon esempio, uno che ha simili comportamenti. Il leghista non può che ripetere: “Faccio le scuse, non è corretto, probabilmente è stato scritto in un momento mio di rabbia. Di casini ne ho già avuti abbastanza”. Ma la chiosa di Lucarelli non è distensiva: “Se ne aggiunge uno oggi”.(Dire)
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