In occasione di Maggio dei Monumenti, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e il Polo Museale dell’Abruzzo propongono la mostra personale di Sebastiano De Laurentiis “I canti della terra “ presso la Sala Carlo V del Maschio Angioino, a partire dal 29 aprile fino al 1 giugno. L’esposizione, a cura di Lucia Arbace, si articola in due sezioni. Nella prima parte viene illustrata la produzione degli Anni Sessanta e Settanta testimoniata dalle due sculture e dalle grafiche acquistate per le collezioni d’Arte del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, grazie al contributo della Direzione Generale per l’Arte Contemporanea del Mibact. Il rapporto stabilitosi tra il giovane De Laurentiis e Maurizio Calvesi, direttore della Calcografia Nazionale, affiora nelle prime acqueforti realizzate a Roma, tecnicamente ineccepibili e già permeate da uno stretto legame con la Natura. Seguono tre esemplari a più strati della serie I muri d’Italia, con scritte che raccontano il clima culturale post sessantottino. Di fortissimo impatto sono le due sculture, entrambe afferenti la ricerca artistica d’avanguardia decollata con l’opera Le sbarre del 1959-60 che ha proiettato Sebastiano A. De Laurentiis su un palcoscenico internazionale. Accanto ad esse una videoproiezione permetterà di godere delle immagini delle tante installazioni che l’artista ha realizzato in tempi più recenti negli straordinari scenari delle valli della Maiella, al fine di ridisegnare i percorsi di ricerca culminanti con “I canti della terra”. A questo tema è dedicata l’ultima creazione dell’artista, che ricrea sul pavimento un campo di terra raccolta negli argini fluviali al centro del quale è collocata l’opera da cui deriva il titolo. Si tratta di un lavoro non concluso, di grande forza evocativa, che si inserisce nel progetto Arte Natura che tenta di realizzare inediti percorsi artistici e naturali, in terra d’Abruzzo e non solo.
Come sottolinea l’assessore Nino Daniele in catalogo “La provenienza del Maestro da una terra forte, orgogliosa delle sue origini, e le sue esperienze di ricerca artistica apprezzate a livello internazionale, creano un felice corto circuito con Napoli, città cosmopolita ma anche attaccata fortemente alle sue radici, evidenziate dalla sede espositiva, la Sala Carlo V del Museo Civico di Napoli pregno di memoria cittadina.”In occasione dell’inaugurazione, il 29 aprile 2015 alle ore 17 la presentazione della mostra si arricchisce di letture e liriche sul tema della terra a cura dell’attrice Franca Minnucci.
La mostra è accompagnata da un catalogo con i testi di Lucia Arbace, Leo Di Loreto, Ivana Di Nardo e Lucia Zappacosta, edito da Artstudiopaparo. Si ringrazia per la collaborazione il Parco Nazionale della Majella.
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