Mancano 24 ore al taglio del nastro dell’EXPO 2015 di Milano, un evento di portata planetaria, che accenderà i riflettori del mondo intero sulla Capitale economica del nostro Paese. Una sfida importantissima, che la città meneghina e l’Italia intera devono vincere ad ogni costo. Ma mentre sale l’attesa per l’inizio del grande evento e per il concerto di Andrea Bocelli in Piazza Duomo, primo importante appuntamento in programma questa sera, aumenta anche la tensione e la paura di scontri per la manifestazione degli antagonisti in programma sempre nella giornata di oggi.
Sono circa 800 le persone concentrate a largo Fratelli Cairoli per la manifestazione No Expo, organizzata da varie associazioni studentesche e dai movimenti “antagonisti”. I manifestanti daranno vita al classico corteo, che calpesterà le strade centrali di Milano, anche se al momento ancora non si conosce il tragitto preciso. Proprio nel punto di raccolta dei manifestanti, questa mattina, due persone incappucciate si sono arrampicate sul monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi e vi hanno apposto sopra uno striscione contro l’esposizione universale, firmato “da tutti gli studenti”. Questa mattina poi, è iniziata anche l’attività del Campeggio internazionale “No Expo”, dove convoglieranno tutti i manifestanti provenienti da fuori Milano.
Inutile dire che è altissima l’attenzione delle forze dell’ordine, attorno alla giornata di oggi e a quella di domani, quando andrà in scena una nuova e più importante manifestazione, denominata “MayDayNoExpo”. L’obiettivo è quello di evitare qualsiasi tipo di scontro, nonché quello di salvaguardare luoghi simbolo della città, come Piazza del Duomo e il Teatro La Scala, che potrebbero diventare bersaglio degli antagonisti. Per coadiuvare le forze dell’ordine e aiutarle a garantire la sicurezza, il Consiglio dei Ministri, ieri, ha autorizzato con due distinti provvedimenti, l’utilizzo delle organizzazioni di volontariato della Protezione civile e di personale militare per il supporto operativo.
“Saremo severissimi e durissimi nel fare rispettare il diritto di manifestare, ma anche nel fare rispettare il diritto di tutti gli altri di godersi questa grande opportunità per l’Italia», ha dichiarato il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Rtl 102.5. “Ovviamente il nostro auspicio è che non ce ne sia bisogno perché tutto si svolgerà tranquillamente, però sappiamo, dalle manifestazioni precedenti che si sono svolte nelle altre parti del mondo, che questi sono eventi e occasioni che richiamano l’attenzione dei violenti, quindi il nostro sistema di prevenzione è allertato e siamo molto sul pezzo”.
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