Niente dura per sempre e non esistono spalle abbastanza forti da sostenere pesi infiniti. Una verità generalmente condivisa e abbastanza incontrovertibile per tutto ciò che riguarda gli esseri umani, ma che oggi sembrerebbe valere anche per una realtà immateriale, come quella di internet. Secondo uno studio portato avanti dal Professor Andrew Ellis, della Aston University di Birmingham, la rete sarebbe prossima al collasso, a causa della crescita esponenziale del traffico dati, causata soprattutto dall’esplosione dello streaming video, che ogni giorno di più mette sotto stress le infrastrutture degli operatori di internet. Secondo lo studioso, il collasso, e la conseguente fine della storia di internet, sarebbe lontano soltanto otto anni.
Questa poco confortante profezia è il risultato degli studi portati avanti da Ellis e dalla sua squadra, dei quali si è parlato anche in un meeting sul futuro di internet, tenutosi alla London’s Royal Society il mese scorso. Le ricerche avrebbero evidenziato, che nel giro di pochi anni potrebbe non essere più possibile inserire dati nelle reti in fibra ottica, essendo queste delle infrastrutture con precisi limiti di portata, ai quali ci si avvicina ogni giorno di più, soprattutto per colpa delle piattaforme che offrono i video in streaming, le quali hanno costante bisogno di nuovo spazio dati per assecondare la sempre crescente richiesta dei consumatori del web.
Nel meeting di Londra è stato reso noto il timore degli operatori, sempre più spaventati dalla crescita del traffico dati e insicuri di riuscire a reggere l’insostenibile crescita della domanda. I problemi però potrebbero non riguardare soltanto la rete internet, ma anche quella, più tradizionale, dell’elettricità. Sempre secondo quanto emerso durante l’incontro alla Royal Society, il consumo di energia dovuto all’uso di internet potrebbe arrivare, addirittura, ad esaurire tutte le risorse energetiche del Regno Unito, in un arco temporale quantificato in appena vent’anni.
Ovviamente il problema del consumo energetico e di quello della rete internet può essere risolto con la costruzione di nuove infrastrutture e con il miglioramento di quelle già esistenti, che sarà sicuramente facilitato dall’emersione di nuove tecnologie nei prossimi anni. Tuttavia, secondo il professor Ellis, questo comporterà inevitabilmente un continuo aumento delle spese energetiche mondiali e per gli Stati e gli operatori sarà sempre più complicato tenere il passo con la richiesta energetica legata all’utilizzo di internet.
Luca Marrelli
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