Arriva “Teacher’s Day” per dire grazie ai prof speciali

Mai come oggi potrebbe avere più senso e più peso creare anche in Italia un “Teacher’s Day” o una “Teacher appreciation week”,insomma un’occasione per celebrare la professione docente, in tutti i suoi più alti valori. Su Wikipedia si contano un centinaio di nazioni che l’hanno istituzionalizzata, tra cui Usa, Uk, Germania, Olanda, Spagna, Marocco, Panama […]

Mai come oggi potrebbe avere più senso e più peso creare anche in Italia un “Teacher’s Day” o una “Teacher appreciation week”,insomma un’occasione per celebrare la professione docente, in tutti i suoi più alti valori. Su Wikipedia si contano un centinaio di nazioni che l’hanno istituzionalizzata, tra cui Usa, Uk, Germania, Olanda, Spagna, Marocco, Panama e Bhutan, l’Italia non c’è. Eppure ci pregiamo di essere uno dei paesi più votati alla cultura. Forse era ora di iniziare. Ecco quindi che anche da noi nasce la “Settimana Italiana dell’Insegnante”, una vera e propria occasione per celebrare una delle professioni più belle e importanti del mondo, un modo per dire grazie a quella o a quell’insegnante speciale che ognuno di noi ha avuto la fortuna di incontrare sul proprio cammino e che ha segnato il nostro essere. Come si celebra? Facile, è sufficiente scrivere sui social network il proprio pensiero, la propria gratitudine, utilizzando l’hashtag #RingraziaUnDocente.

Anomala, particolare e degna di nota è la fonte da cui nasce l’idea della “settimana”, nasce infatti dall’incontro tra gli studenti leccesi che hanno ideato e lanciato nei giorni scorsi MasterProf ed il consolidato sito web dedicato al mondo dell’istruzione “Your Edu Action”. Un’intesa al primo click, potremmo dire oggi. Ai ragazzi è piaciuto molto il taglio, onesto e pulito, con cui Your Edu Action sceglie e pubblica post e interventi di qualità, mentre sono state l’intraprendenza e la creatività degli allievi dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce le caratteristiche che hanno colpito i gestori del sito.

“In America, a ringraziare i propri prof, sono stati in tanti, da Barack Obama alla bimba di 6 anni- dicono i promotori- ora siamo davvero curiosi di vedere cosa succede in Italia”.

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