Dopo mesi di voci e settimane di anticipazioni più o meno velate i grandi media mondiali sbarcano ufficialmente su Facebook. Da oggi infatti, il più importante social network della rete inizierà la sperimentazione dei cosidetti “Instant Articles”, ovvero gli “articoli istantanei”. Un nuovo sistema che permetterà agli utenti del Social Network “blue” di consultare i contenuti dei principali giornali del mondo direttamente all’interno dell’applicazione mobile di Facebook, senza dovere quindi, cliccare sul link e lasciarla per trasferirsi sui siti delle testate, che pubblicano le notizie.
In termini pratici, l’innovazione eviterà agli utenti l’attesa, stimata in circa otto secondi, per il caricamento del link esterno e, secondo gli uomini di Facebook, regalerà all’utente una migliore esperienza di lettura degli articoli. Con il nuovo sistema infatti, il lettore avrà la possibilità di accedere molto più facilmente non solo alla parte testuale dell’articolo, ma anche ai contenuti video e alle foto allegate. Il tutto, con tempi dieci volte più rapidi rispetto alla visualizzazione classica sul sito del giornale interessato.
Per il momento, la sperimentazione sarà limitata ad un numero piuttosto esiguo di giornali: New York Times, National Geographic, BuzzFeed, NBC News, The Atlantic, The Guardian, BBC News, Spiegel e Bild. Successivamente però, si prevede che successivi accordi espanderanno di molto il numero di media coinvolti in questa nuova forma di diffusione dell’informazione. Gli editori infatti, all’interno degli articoli che verranno visualizzati sull’applicazione mobile di Facebook, potranno inserire i classici banner pubblicitari, raggiungendo tutti gli utenti del popolare social network, il cui numero è attualmente stimato in 1,4 miliardi di persone.
Le conseguenze del lancio di questa nuova forma di diffusione dell’informazione potrebbero essere anche rivoluzionarie. Su Facebook infatti, accedono ogni giorno milioni di persone, che tramite la condivisione e la consultazione dei contenuti rilasciano nel web informazioni circa le proprie preferenze, i propri gusti e interessi. Da questo potrebbe scaturire un cambiamento dei palinsesti informativi dei giornali, i quali potrebbero optare per proporre un’offerta più incline a quelle che sono le preferenze degli utenti del social network, piuttosto che rimanere ancorati ai canoni informativi più classici. Gli editori infatti, tramite Facebook potranno conoscere dettagliatamente chi sono i loro lettori più assidui, a quale fascia di età appartengono e quali sono i contenuti che maggiormente attirano la loro attenzione.
Una novità che accrescerà dunque notevolmente il già enorme potere mediatico del social network partorito dalla mente di Mark Zuckerberg, che si ergerà ancor di più a punto fermo nella nostra vita di tutti i giorni, indirizzando in maniera decisiva anche la qualità e la tipologia di informazioni che quotidianamente arriverà davanti ai nostri occhi.
Luca Marrelli
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