Italicum, Civati pensa a due quesiti per smontare la riforma

Giuseppe Civati, passato di recente dal Pd al gruppo Misto propone “un doppio quesito referendario in grado di scardinare l’Italicum”. La prima proposta referendaria chiede l’eliminazione dei capolista bloccati e delle candidature plurime, il secondo l’attribuzione di un premio di maggioranza al solo raggiungimento del 40% con eliminazione del turno di ballottaggio. Questa la traccia […]

Giuseppe Civati, passato di recente dal Pd al gruppo Misto propone “un doppio quesito referendario in grado di scardinare l’Italicum”.

La prima proposta referendaria chiede l’eliminazione dei capolista bloccati e delle candidature plurime, il secondo l’attribuzione di un premio di maggioranza al solo raggiungimento del 40% con eliminazione del turno di ballottaggio.

Questa la traccia delle due proposte referendarie. Il primo quesito chiede eliminare i capolista bloccati: se si ammette il voto di preferenza per gli altri candidati- sostiene Civati- superando così le perplessità che questo crea, è irrazionale escluderlo poi per i capilista, creando due tipologie di candidati. Contestualmente si elimina la possibilità di candidarsi in più (dieci) collegi prevista, appunto, per i soli capilista.

Scopo del secondo quesito è eliminare il ballottaggio. Questo infatti, secondo Civati, finisce per attribuire, a seguito di uno spareggio, a una lista che, in competizione con tutte le altre, ha ottenuto meno del 40%, un premio enorme (decine e decine, centinaia di parlamentari) solo se prende un voto in più di un’altra. Eliminando il ballottaggio, invece, il premio viene attribuito a chi ha comunque ottenuto il 40% dei voti, con un accrescimento certo uguale al 15%.(Dire)

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