La Commissione europea ha adottato la nuova agenda per l’immigrazione. L’accordo prevede un programma di reinsediamento per 20.000 rifugiati nell’Unione europea (in l’Italia duemila ‘posti’, il 9,94%), con un finanziamento sulteriore di 50 milioni di euro per il 2015 e il 2016, e il potenziamento dei mezzi utilizzati per le missioni di pattugliamento del Mediterraneo Triton, Poseidon e per l’agenzia Frontex, che ha il compito di garantire le frontiere esterene dell’Unione. In totale sono stati stanziati 89 milioni. Via libera anche alle missioni militari contro le imbarcazioni degli scafisti.
Soddisfatto il ministro degli Interni italiano, Angelino Alfano. “Oggi- ha detto- è il giorno della verità, oggi potrebbe cadere il muro di Dublino, la direttiva cioè che impone ai migranti di restare nel Paese del primo ingresso. Se oggi strappassimo il sì sulle quote dei migranti- ha aggiunto- ossia se ciascun Paese, sostanzialmente per via obbligatoria, accettasse di ricevere una quota di migranti che entrano in Europa, questo sarebbe davvero un primo successo importante. Si consentirebbe una circolazione ampia dei migranti, che a quel punto potrebbero andare in altri Paesi d’Europa e non solo in Italia. Non dimentichiamo che dopo la strage di Lampedusa, l’Italia fu lasciata completamente sola, spendendo 300mila euro al giorno e 9 milioni al mese, nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum”. In realtà sule quote di accoglienza restano ancora le divisioni con la contrarietà di Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Slovacchia.
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